Attacco a Parigi alla sede del giornale satirico, già nel mirino degli integralisti islamici per le vignette su Maometto. Ucciso anche il direttore. Identificati i tre attentatori in fuga. Durante l'agguato gridavano "Allah Akbar".
LIVEBLOGGING - DIRETTA SKY TG24
E' di almeno 12 morti il bilancio di un attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo (FOTO) in rue Nicolas Appert, nel centro di Parigi (MAPPA). Il giornale era finito più volte nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto. Tra le vittime dell'attentato anche il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier). Ci sono anche 11 feriti, tra cui 4 in gravi condizioni (la ricostruzione del Procuratore: VIDEO).
L'assalto - I due assalitori, ha riferito il procuratore, hanno prima ucciso uno dei due addetti alla manutenzione che si trovavano all'ingresso dell'edificio. Successivamente, hanno raggiunto il secondo piano, dove si svolgeva la riunione di redazione, aprendo il nuovamente il fuoco e uccidendo dieci persone: otto giornalisti, un ospite e un agente di polizia presenti in quel momento. Gli assalitori sono poi fuggiti a bordo di un'auto e in tre diverse occasioni sono entrati in contatto con delle pattuglie di polizia, con le quali ci sono stati degli scontri a fuoco.
La fuga e la caccia ai killer - I presunti attentatori sarebbero stati identificati e localizzati a Reims, capoluogo della regione Champagne a nord di Parigi. Secondo fonti della polizia sarebbero due fratelli già noti ai servizi di sicurezza, oltre a un giovane senza fissa dimora. Sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d'identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte de Pantin, a Parigi. Il giovane complice, Amid, 18 anni, sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l'operazione.
Allarme sicurezza, anche in Italia - Intanto in tutta la capitale francese è scattato l'allarme attentati. Polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Allerta anche in Italia, con il ministro dell'Interno Alfano che ha convocato il comitato antiterrorismo.
Hollande: "Attacco contro la libertà" - Il presidente Francois Hollande si è recato sul luogo della strage esprimendo cordoglio per le vittime: "E' un attacco contro la libertà" (VIDEO). Hollande ha parlato di attentato terroristico: "Non c'è alcun dubbio".
Messaggi di condanna sono arrivati da tutti i governi. La Casa Bianca ha offerto il suo supporto per catturare i responsabili. Messaggi di condanna, tra gli altri, anche da Renzi, Gentiloni, Cameron e Juncker.
Cordoglio e solidarietà - Migliaia anche le testimonianze di affetto e solidarietà che in queste ore si diffondono sui social network. L'hashtag usato in tutto il mondo su Twitter è #jesuischarlie (io sono Charlie, ndr). Migliaia di persone si sono radunate a Parigi in place de la Republique (FOTO - VIDEO).
LIVE BLOGGING: AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
E' di almeno 12 morti il bilancio di un attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo (FOTO) in rue Nicolas Appert, nel centro di Parigi (MAPPA). Il giornale era finito più volte nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto. Tra le vittime dell'attentato anche il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier). Ci sono anche 11 feriti, tra cui 4 in gravi condizioni (la ricostruzione del Procuratore: VIDEO).
L'assalto - I due assalitori, ha riferito il procuratore, hanno prima ucciso uno dei due addetti alla manutenzione che si trovavano all'ingresso dell'edificio. Successivamente, hanno raggiunto il secondo piano, dove si svolgeva la riunione di redazione, aprendo il nuovamente il fuoco e uccidendo dieci persone: otto giornalisti, un ospite e un agente di polizia presenti in quel momento. Gli assalitori sono poi fuggiti a bordo di un'auto e in tre diverse occasioni sono entrati in contatto con delle pattuglie di polizia, con le quali ci sono stati degli scontri a fuoco.
La fuga e la caccia ai killer - I presunti attentatori sarebbero stati identificati e localizzati a Reims, capoluogo della regione Champagne a nord di Parigi. Secondo fonti della polizia sarebbero due fratelli già noti ai servizi di sicurezza, oltre a un giovane senza fissa dimora. Sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d'identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte de Pantin, a Parigi. Il giovane complice, Amid, 18 anni, sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l'operazione.
Allarme sicurezza, anche in Italia - Intanto in tutta la capitale francese è scattato l'allarme attentati. Polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Allerta anche in Italia, con il ministro dell'Interno Alfano che ha convocato il comitato antiterrorismo.
Hollande: "Attacco contro la libertà" - Il presidente Francois Hollande si è recato sul luogo della strage esprimendo cordoglio per le vittime: "E' un attacco contro la libertà" (VIDEO). Hollande ha parlato di attentato terroristico: "Non c'è alcun dubbio".
Messaggi di condanna sono arrivati da tutti i governi. La Casa Bianca ha offerto il suo supporto per catturare i responsabili. Messaggi di condanna, tra gli altri, anche da Renzi, Gentiloni, Cameron e Juncker.
Cordoglio e solidarietà - Migliaia anche le testimonianze di affetto e solidarietà che in queste ore si diffondono sui social network. L'hashtag usato in tutto il mondo su Twitter è #jesuischarlie (io sono Charlie, ndr). Migliaia di persone si sono radunate a Parigi in place de la Republique (FOTO - VIDEO).
LIVE BLOGGING: AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE