Nella sua annuale conferenza stampa, il presidente attacca: "L’espansione della Nato non è forse un muro virtuale? I nostri partner si credono un impero, ci vogliono vassalli". Sull'economia: "Due anni per uscire dalla crisi"
"Vogliono che l'orso stia seduto tranquillamente e mangi il miele ma tentano di metterlo in catene, di togliergli i denti e gli artigli e impagliarlo". Lo ha detto Vladimir Putin nella sua annuale maxi conferenza stampa. E ha attaccato: "Il muro di Berlino è crollato, ma si costruiscono nuovi muri nonostante i nostri tentativi di collaborare. L'espansione della Nato non è forse un muro, un muro virtuale? "I nostri partner si credono un impero, ci vogliono vassalli".
“Per uscire dalla crisi ci vorranno due anni” - Parlando della situazione economica Putin ha detto: “Abbiamo le risorse sufficienti per affrontare la crisi, il ritorno alla crescita è inevitabile, nel peggiore dei casi ci vorranno 2 anni”. Nel frattempo, ha ammonito, “il Paese deve diversificare la sua economia”. Il presidente russo difende poi l’operato della Banca centrale e del governo di fronte alla crisi valutaria che sta mettendo in ginocchio il Paese: "Ci sono interrogativi sul governo e sulla banca centrale relativi alla tempestività, alla qualità delle misure, ma parlando in generale le azioni sono assolutamente adeguate e nella direzione giusta". Rispondendo a una domanda sulla fiducia che ancora ripone nei suoi stretti collaboratori, Putin ha detto che non ci sarà “alcuna rivoluzione di palazzo in Russia. Prima di tutto da noi non c'è alcun palazzo, c'è solo la residenza del Cremlino che è ben difesa".
Ucraina, Putin: “Nell’est solo volontari russi” - Al centro della conferenza anche l’Ucraina. "In Ucraina non ci sono soldati russi, solo volontari non pagati che si sono mossi per il richiamo del cuore" afferma Putin rispondendo ad un giornalista ucraino con una t-shirt provocatoria che aveva chiesto "quanti militari russi avete mandato nel nostro Paese?". Poi assicura che intende rispettare gli accordi di Minsk per la pace nell'est dell'Ucraina e che è convinto che anche il presidente ucraino Petro Poroshenko lo voglia ma "non è solo" a prendere le decisioni.
“Non attacchiamo nessuno ma ci difendiamo” - Putin ha respinto inoltre le accuse di alimentare una nuova guerra fredda anche con i sorvoli di aerei militari sull'Europa, ricordando che tale attività operativa è ripresa solo un anno fa dopo la sospensione seguita al crollo dell'Urss. "Non attacchiamo nessuno, ma difendiamo i nostri interessi nazionali, ed è questo che non piace all'estero", ha proseguito. "Le basi Usa sono in tutto il mondo, noi ne abbiamo solo due all'estero. Spendiamo 10 volte meno del Pentagono. E gli aggressivi saremmo noi?", ha aggiunto.
“Per uscire dalla crisi ci vorranno due anni” - Parlando della situazione economica Putin ha detto: “Abbiamo le risorse sufficienti per affrontare la crisi, il ritorno alla crescita è inevitabile, nel peggiore dei casi ci vorranno 2 anni”. Nel frattempo, ha ammonito, “il Paese deve diversificare la sua economia”. Il presidente russo difende poi l’operato della Banca centrale e del governo di fronte alla crisi valutaria che sta mettendo in ginocchio il Paese: "Ci sono interrogativi sul governo e sulla banca centrale relativi alla tempestività, alla qualità delle misure, ma parlando in generale le azioni sono assolutamente adeguate e nella direzione giusta". Rispondendo a una domanda sulla fiducia che ancora ripone nei suoi stretti collaboratori, Putin ha detto che non ci sarà “alcuna rivoluzione di palazzo in Russia. Prima di tutto da noi non c'è alcun palazzo, c'è solo la residenza del Cremlino che è ben difesa".
Ucraina, Putin: “Nell’est solo volontari russi” - Al centro della conferenza anche l’Ucraina. "In Ucraina non ci sono soldati russi, solo volontari non pagati che si sono mossi per il richiamo del cuore" afferma Putin rispondendo ad un giornalista ucraino con una t-shirt provocatoria che aveva chiesto "quanti militari russi avete mandato nel nostro Paese?". Poi assicura che intende rispettare gli accordi di Minsk per la pace nell'est dell'Ucraina e che è convinto che anche il presidente ucraino Petro Poroshenko lo voglia ma "non è solo" a prendere le decisioni.
“Non attacchiamo nessuno ma ci difendiamo” - Putin ha respinto inoltre le accuse di alimentare una nuova guerra fredda anche con i sorvoli di aerei militari sull'Europa, ricordando che tale attività operativa è ripresa solo un anno fa dopo la sospensione seguita al crollo dell'Urss. "Non attacchiamo nessuno, ma difendiamo i nostri interessi nazionali, ed è questo che non piace all'estero", ha proseguito. "Le basi Usa sono in tutto il mondo, noi ne abbiamo solo due all'estero. Spendiamo 10 volte meno del Pentagono. E gli aggressivi saremmo noi?", ha aggiunto.