Russia-Ucraina: intesa sul gas ma solo per l'inverno

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A Milano incontro tra Putin e Poroshenko. "Abbiamo concordato i termini della ripresa delle forniture a Kiev" ha annunciato il presidente russo. Renzi: passi avanti. Gelo tra il Cremlino e la Cancelliera Merkel

Due obiettivi importanti sono stati raggiunti: far incontrare Putin e Poroshenko e confrontare i leader di Mosca e Bruxelles. Insomma far ripartire quel dialogo che dopo l'accordo di Minsk del 5 settembre si era completamente interrotto. E, dopo ben 3 incontri distribuiti lungo tutto l'arco delal giornata del 17 ottobre, il risultato più grande è una prima parziale intesa sul gas che vede la ripresa delle forniture russe a Kiev almeno per tutto l'inverno. Ma la lunga giornata dedicata all'Ucraina (lo speciale) a margine del vertice Asem di Milano (FOTO) non ha certo sciolto tutti i nodi. Né stemperato i toni muscolari russi, rivolti soprattutto alla cancelliera tedesca Angela Merkel, determinata a portare a casa risultati concreti e spesso insoddisfatta dalla rigidità del leader del Cremlino. Il gelo tra i due è stato palpabile nell'arco di tutti gli incontri. Ma dalle chiusure totali della mattinata del 17 ottobre, con il portavoce di Putin che parlava di "incomprensioni" e "forti divergenze", all'incontro faccia a faccia con Poroshenko, qualche spiraglio, per l'Ucraina, si è aperto.

La stretta di mano tra Putin e Poroshenko, in un tweet del portavoce di Renzi


Prove di dialogo - La giornata è stata declinata da diversi incontri in diversi formati. Partiti all'alba con la riunione voluta dal premier Matteo Renzi che è riuscita a far ripartire il dialogo. "Sono stati fatti dei passi avanti", ha commentato il premier. Ed il primo era il fatto di essere tutti lì. E anche far passare il concetto che la Russia "va di nuovo coinvolta nelle grandi questioni internazionali". Ma non poteva bastare. I leader hanno deciso di 'dividersi i compiti' per affrontare e approfondire i diversi dossier. Nel formato più ampio si è trovato l'accordo sul controllo dei confini attraverso i droni, nel formato a quattro (Germania, Francia, Russia e Ucraina) sono stati approfonditi i temi più spinosi: elezioni e gas.

I tre punti dell'accordo
- Ed è durante il vertice nel formato del 'quartetto' di Normandia, ristretto a Putin, Poroshenko, Hollande e Merkel, che sono arrivati i primi progressi. Ovvero, un'intesa "su tre punti" come ha dichiarato Poroshenko. Il primo è quello di "seguire fermamente il memorandum di Minsk" che regola la pacificazione del territorio, "concentrando gli sforzi su come implementare i 12 punti del memorandum". In secondo luogo, tenere elezioni nella regione di Donetsk sulla base della legge ucraina. E, infine, "progressi sulla regolazione del gas" precisando però di non aver raggiunto alcun accordo "concreto".

Accordo provvisorio per l'inverno, Ue aiuti Kiev - Il tema del gas è stato infine al centro del terzo incontro della giornata tra Poroshenko e Putin. Un bilaterale riservato ai soli due leader e durante il quale è stata raggiunta un'intesa non completamente risolutiva ma considerata un ottimo punto di partenza. "Abbiamo concordato con i partner ucraini i termini della ripresa delle forniture di gas all'Ucraina, almeno per il periodo invernale" ha detto Putin. Allo stesso tempo, il leader del Cremlino ha evidenziato che la mancanza di contanti in Ucraina rappresenta una questione problematica e ha auspicato che in questo senso vengano in aiuto i partner occidentali. Guarda il video

Crisi in Ucraina - Nelle regioni orientali dell'Ucraina si combatte da mesi, anche dopo la tregua di settembre (lo specialele foto - i video). E nelle ultime ore risultano dispersi 11 soldati di Kiev caduti in un'imboscata. L'Osce punta a dare attuazione all'accordo di Minsk monitorando la frontiera russo-ucraina: Francia e Germania hanno già messo a disposizione i loro e anche l'Italia ha fatto sapere di essere pronta "a fornire droni e il personale militare necessario all'impiego dei mezzi".

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