Violato il cessate il fuoco nella roccaforte dei ribelli nell'est dell'Ucraina. Colpi di mortaio su un edificio scolastico. Le vittime sono tutti civili, tra loro un insegnante e uno studente. Separatisti e lealisti si accusano a vicenda
Primo giorno di scuola fra le bombe a Donetsk. Dieci persone sono state uccise e nove ferite da colpi di mortaio che, proprio al rientro sui banchi ritardato di un mese a causa della guerra, hanno colpito il cortile della scuola numero 57 e un pulmino in una strada a tre isolati di distanza. L'edificio si trova a 4 chilometri dall'aeroporto della città dell'est dell'Ucraina che i separatisti cercano di sottrarre al controllo delle autorità di Kiev malgrado la tregua. L'attentato di oggi 1 ottobre è infatti una gravissima violazione del cessate il fuoco scattato lo scorso 5 settembre. (LO SPECIALE - LE FOTO).
Nessun bambino tra le vittime - I bambini, terrorizzati dopo la prima esplosione, sono stati portati dagli insegnanti nelle cantine della scuola usate come rifugio.
Scambio di accuse - Le autorità locali hanno attribuito la responsabilità della grave violazione del cessate il fuoco in vigore dal 5 settembre alle forze separatiste che, a loro volta, hanno accusato i militari lealisti.
Nessun bambino tra le vittime - I bambini, terrorizzati dopo la prima esplosione, sono stati portati dagli insegnanti nelle cantine della scuola usate come rifugio.
Scambio di accuse - Le autorità locali hanno attribuito la responsabilità della grave violazione del cessate il fuoco in vigore dal 5 settembre alle forze separatiste che, a loro volta, hanno accusato i militari lealisti.