Caccia ai responsabili della diffusione online degli scatti privati di decine di star. Tra le ipotesi degli esperti una falla su iCloud. Ma Apple sottolinea: "Nessuno dei casi esaminati è il risultato di violazioni dei nostri sistemi"
Ma in una nota Apple sottolinea: gli account sono stati compromessi da un attacco molto mirato sugli user name, le password e la domande di sicurezza, una "pratica diventata molto comune su internet. Nessuno dei casi che abbiamo esaminato è però il risultato di violazioni dei sistemi Apple, inclusi iCloud e Find my iPhone". E assicura che continuerà a lavorare con le autorità.
L'indagine dell'Fbi – Il Federal Bureau non ha rivelato quali azioni ha intrapreso. L'inchiesta è partita dopo la denuncia del premio Oscar, Jennifer Lawrence, la più colpita tra le vittime: l'hacker ha pubblicato oltre 60 foto dell'attrice in bikini e nuda. Gli agenti sono "a conoscenza delle accuse riguardanti la violazione informatica e il rilascio illegale di materiale che coinvolge individui di alto profilo, e sta affrontando la questione" ha detto la portavoce del Bureau Laura Eimiller, che ha aggiunto: “Ogni ulteriore commento sarebbe inopportuno in questo momento”.
L'inchiesta di Apple – "Prendiamo la privacy degli utenti molto sul serio", ha detto Natalie Kerry, portavoce dell'azienda di Cupertino, al sito Re/code. L'azienda non ha ammesso problemi di vulnerabilità e non ha fornito ulteriori informazioni su come l'attacco sia potuto venire.
Kisrten Dunst, una delle attrice colpite, ironizza su iCloud
Thank you iCloud
— Kirsten Dunst (@kirstendunst) 1 Settembre 2014
Mentre Emma Watson lamenta i commenti indelicati seguiti alle violazioni della privacy
Even worse than seeing women's privacy violated on social media is reading the accompanying comments that show such a lack of empathy.
— Emma Watson (@EmWatson) 1 Settembre 2014
Come è avvenuto l'attacco: le ipotesi – Stando a quanto ricostruito dai siti informatici Usa, tuttavia, la violazione sarebbe avvenuta grazie a uno “script” per rubare le password: un software, reperibile sul web, che sarebbe stato in grado di “bucare” iCloud sfruttando una falla, ora sanata, nella funzione “Trova il mio iPhone”. Per rafforzare la sicurezza, gli esperti consigliano comunque di abilitare la “verifica in due passaggi”. In questo modo, una volta effettuata l'autenticazione al servizio, occorre inserire un codice numerico (ogni volta diverso) che arriva direttamente via sms.