La denuncia del vicecommissario per i diritti umani. Ad agosto in Iraq uccisi almeno 1.265 civili. Altri corpi decapitati sono stati trovati sul Sinai e in Yemen. La Germania invierà armi ai curdi. Londra: sì a ritiro passaporto a sospetti jihadisti
#Iraq: "Reports we received reveal acts of inhumanity on an unimaginable scale" - Flavia Pansieri @UNRightsWire pic.twitter.com/1mdiyXFqb0
— UN Geneva (@UNGeneva) 1 Settembre 2014
Aumentano vittime, feriti e profughi - In giornata l’Onu ha anche aggiornato il bilancio delle vittime in Iraq: almeno 1.265 civili sono stati uccisi e 1.198 feriti nelle violenze che hanno sconvolto il paese nel mese di agosto, secondo un calcolo delle Nazioni Unite che non tiene conto di diverse altre centinaia di probabili vittime, secondo lo stesso ufficio dell'Onu a Baghdad. Nel bilancio, infatti, non figurano le vittime nella provincia di Al Anbar, dove, secondo notizie che non è stato possibile confermare ufficialmente, vi sarebbero stati 268 morti e 796 feriti. I profughi nel solo mese di agosto sono stati 600.000.
E altri 4 cadaveri decapitati sono stati invece trovati in Sinai nelle ultime 48 ore. Lo riferiscono fonti della sicurezza sul posto. Mentre nello Yemen il ramo saudita-yemenita, Aqap, ha pubblicato le foto raccapriccianti di tre uomini sgozzati, accusati di essere spie americane e aver dato informazioni utili per i bersagli dei droni statunitensi.
Dopo Amirli, liberata anche Suleiman Beg - Intanto le forze dell'esercito iracheno hanno ripreso il controllo della città di Suleiman Beg, nel nord del Paese, non lontana da Amirli, che era stata liberata domenica dall'assedio dei jihadisti dello Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato il portavoce del comando anti-terrorismo, Sabah al Numan, aggiungendo che 23 jihadisti ceceni sono stati uccisi nei combattimenti.
Gran Bretagna ritirerà passaporti sospetti jihadisti - Londra vara la stretta sugli jihadisti. La polizia inglese avrà infatti il potere in via temporanea di sequestrare i passaporti dei cittadini britannici sospettati di viaggiare all'estero per unirsi a gruppi terroristici. Lo ha annunciato il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, presentando alla Camera dei Comuni le nuove misure contro i jihadisti che vanno in Siria e Iraq.
Merkel: giusto inviare armi - Dalla Germania, invece, Angela Merkel ha difeso la decisione del suo governo di inviare armi in Iraq contro l'Isis, in un discorso al Bundestag tenuto proprio per motivare questa scelta. La cancelliera ha sostenuto che "una destabilizzazione dell'intera regione potrebbe avere effetti anche sulla Germania e sull'Europa". I terroristi hanno commesso "incomprensibili efferatezze - ha spiegato Merkel -. Tutto ciò che non corrisponde alla loro immagine del mondo viene spazzato via con crudeltà”. Merkel ha inoltre annunciato che la Germania è pronta ad accogliere altri rifugiati dall'Iraq: "Laddove le persone sono in emergenza, aiuteremo anche accogliendo altri profughi".