Gaza, ancora raid e razzi. L’Onu: più di 200 bambini uccisi

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L'ayatollah Khamenei lancia un appello al mondo islamico ad armare i palestinesi perché combattano "il regime sionista". Intanto cresce il numero di vittime: tra loro anche altre donne e bimbi. Colpita l'unica centrale elettrica della Striscia

Si continua a combattere nella Striscia di Gaza. Nelle ultime ore i raid hanno colpito Rafah e il campo profughi di Bureij. Colpita anche la casa del leader di Hamas Ismail Haniyeh, nel campo di Shati. Sirene d'allarme a Tel Aviv, dove sarebbero stati intercettati almeno tre razzi. Tra gli obiettivi colpiti, anche l'unica centrale elettrica di Gaza. I contenitori di combustibile sono in fiamme da diverse ore e per il momento non è possibile spegnere l'incendio.
E Hamas, intanto, smentisce di aver dato l'ok a una tregua di 24 ore secondo quanto riferito in precedenza da un dirigente dell'Olp, Yasser Abed Rabbo.

Onu: più di 200 i bambini uccisi - Sono più di 200 i bambini palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio dei bombardamenti da parte di Israele. L'ultimo bilancio dell'Ufficio per il Coordinamento degli Aiuti Umanitari dell'Onu - aggiornato a lunedì 28 luglio - parla di almeno 229 piccole vittime.

Altri 20mila sfollati -
E cresce anche il numero degli sfollati. Agli oltre 200mila se ne sono aggiunti nelle ultime ore altri 20 mila. Sono gli abitanti dei rioni di Izet Abed Rabbo (vicino al campo profughi di Jabalya) e di Zaitun (a est di Gaza) che la scorsa notte hanno ricevuto da Israele l'avvertimento di abbandonare immediatamente le loro abitazioni.

Khamenei: "Israele cane rabbioso" - Intanto la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, in un discorso pronunciato in occasione della festa musulmana di Eid al-Fit, ha accusato Israele di stare compiendo un "genocidio" a Gaza e ha rivolto un appello al mondo islamico ad armare i palestinesi perché combattano "il regime sionista". Israele è stato definito un "cane rabbioso" e "un lupo selvatico", che compie azioni che equivalgono a una catastrofe umanitaria e a cui bisogna far fronte.

Cresce il bilancio delle vittime - Sul fronte israeliano sono 53 i militari morti dall'inizio dell'operazione contro Hamas, l'8 luglio scorso. Ma crescono le vittime, tra cui donne e bambini, anche tra i palestinesi. Secondo fonti a Gaza - citate da Haaretz - sono almeno 100 le persone decedute sotto gli attacchi israeliani dalla mezzanotte. Cinque intere famiglie - secondo le stesse fonti - sarebbero perite a Khan Younis e a Rafah. Secondo i servizi di soccorso palestinesi, ammontano ad oltre 1.100 i morti dall'inizio dell'offensiva israeliana.

Mogherini: "Rischio esplosione regione" - "L'imperativo di queste ore è fermare il conflitto, fermare le operazioni militari di Israele a Gaza, fermare il lancio di razzi di Hamas", dice il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel corso dell'informativa urgente nell'Aula della Camera. In Medio Oriente c'è in questo momento un "contesto regionale mai così drammatico in cui crisi con genesi differenti rischiano di saldarsi e possono letteralmente far esplodere tutta la regione, la nostra regione".



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