Ucraina, la Nato sospende i rapporti con la Russia

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Il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Rasmussen interviene sulla crisi in Crimea: "Se Mosca interferirà ulteriormente in Ucraina ciò comporterà un isolamento del Cremlino e noi agiremo di conseguenza"

di Iacopo Arbarello

La Nato ha deciso di sospendere per ora ogni collaborazione con la Russia alla luce di quanto avvenuto in Ucraina e in Crimea nell'ultimo mese. Il segretario generale dell'Alleanza atlantica, da Bruxelles, fa capire come i rapporti cambieranno profondamente soprattutto se la Russia continuerà con il proprio atteggiamento aggressivo verso l'Ucraina.
Anders Fogh Rasmussen spiega che "se la Russia interferirà ulteriormente in Ucraina ciò comporterà un ulteriore isolamento della Russia e la Nato agirà di conseguenza". 



Ok di Kiev all'ingresso di truppe straniere - Il tutto avviene proprio nel giorno in cui il parlamento di Kiev ha approvato l'ingresso di truppe straniere nel paese, in particolare della Nato,  per esercitazioni militari congiunte a partire dal 2014. Un'opzione, quella dei militari Nato in Ucraina, che non piacerebbe a Francia e Germania, che temono di provocare con una mossa del genere l'ira della Russia, che nelle ultime settimane ha già ammassato le proprie truppe al confine orientale. Nella giornata di lunedì 31 marzo è stato annunciato un parziale ritiro dei russi dalla zona di confine, ritiro che però non riceve la conferma da parte dei vertici della Nato.

Il rincaro del metano - Da parte sua Mosca reagisce aumentando del 35% il prezzo del metano per l'Ucraina, lo ha annunciato il colosso energetico Gazprom, revocando di fatto lo sconto concesso all'ex presidente Yanukocich come premio per non aver siglato quell'accordo commerciale con l'Unione europea, la cui mancata firma scatenò la protesta di Euromaidan che alla fine ha portato alla rimossione e alla fuga in Russia proprio di Yanucovich.
La risposta del governo ucraino non si è fatta attendere: Kiev ha deciso di stanziare fondi per aiutare 4 milioni di famiglie per far fronte all'aumento del costo del gas.

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