In migliaia hanno partecipato alle esequie solenni dell’ex presidente del Sudafrica e simbolo della lotta contro l’apartheid, morto a 95 anni. Un vecchio compagno di detenzione commuove la platea: "Per me era un fratello". LA CRONACA DELLA GIORNATA
A Qunu, villaggio natale di Madiba, domenica 15 dicembre è stato il giorno dell'ultimo saluto all'ex presidente del Sudafrica Nelson Mandela, morto a 95 anni il 5 dicembre scorso. La bara avvolta nella bandiera sudafricana è stata accolta da un inno religioso in lingua xhosa, l'etnia a cui Mandela apparteneva. Ai funerali hanno assistito 4.500 persone. In prima fila la vedova Graca Macel, i familiari, l'attuale presidente e dignitari sudafricani e stranieri (FOTO).
Sul palco, sotto la gigantografia di Mandela, brillavano 95 candele, una per ogni anno d'età. Zuma è stato nuovamente fischiato durante il suo discorso. Commozione per il ricordo di uno dei vecchi compagni di Madiba nella lotta contro l'apartheid e nella detenzione a Robben Island: "Non lo consideravo un amico. Per me era un fratello maggiore", ha detto Ahmed Kathrada, 84 anni.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Sul palco, sotto la gigantografia di Mandela, brillavano 95 candele, una per ogni anno d'età. Zuma è stato nuovamente fischiato durante il suo discorso. Commozione per il ricordo di uno dei vecchi compagni di Madiba nella lotta contro l'apartheid e nella detenzione a Robben Island: "Non lo consideravo un amico. Per me era un fratello maggiore", ha detto Ahmed Kathrada, 84 anni.
LA CRONACA DELLA GIORNATA