Il convoglio deragliato mercoledì sera. Centinaia i feriti. Indagato un macchinista: "Andavamo a 190km/h". Il limite era 80. Fonti spagnole: "Un italiano tra le vittime". Sospese le ricerche. FOTO E VIDEO DELLO SCHIANTO
80 morti e 140 feriti, di cui 36 gravissimi (4 sono bambini). E' questo il bilancio, ancora provvisorio, dell'incidente ferroviario, avvenuto mercoledì 24 luglio alle 20.41 vicino a Santiago de Compostela, dove un treno dell'alta velocità della compagnia statale Renfe in viaggio fra Madrid e Ferrol (TUTTE LE FOTO - I VIDEO) si è schiantato.
A bordo 218 passeggeri. Tra loro, molti pellegrini che andavano alla festa di San Giacomo, che è stata successivamente annullata (mappa). Si tratta del più grave incidente ferroviario in Spagna dal 1944, quando la collisione tra due mezzi sulla linea tra Madrid e la Galizia provocò centinaia di morti.
Scioccanti, le immagini dell'incidente diffuse in un video, pubblicato inizialmente su YouTube e ripreso poi da diverse testate spagnole (FOTO).
La dinamica dell'incidente - Il convoglio è uscito dai binari in una curva situata a poco più di tre chilometri dalla stazione della capitale della Galizia. Il treno deragliato andava a una velocità di almeno 190 km orari. E' stato il macchinista a dirlo mentre, intrappolato tra le lamiere nella cabina, parlava via radio con la stazione. "Spero di non avere morti sulla coscienza", ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità più del doppio di quella consentita in quel punto, ovvero 80 km orari. Il macchinista, Francisco Jose Garzon Amo, è risultato negativo al test di alcolemia, ma sul suo profilo Facebook, successivamente eliminato, avrebbe si sarebbe vantato di lanciare il treno a velocità folli (in una foto si vede anche il tachimetro fermo a 200km/h). "Sono al limite, non posso correre di più, se no mi multano", commentava con un suo contatto.
"In Italia da circa un decennio abbiamo cominciato a introdurre sistemi tecnologici che mandano in frenatura il treno" ha detto a SkyTG24 Alberto Chiovelli, direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie
La gaffe di Rajoy - Il primo ministro Mariano Rajoy, che è originario di Santiago, ha annunciato diverse inchieste, ha fatto visita alla città e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, ma ha dovuto fare i conti con una gaffe del proprio ufficio stampa, che nel comunicato di cordoglio, per un errore ha espresso solidarietà alle vittime di un sisma avvenuto in Cina tre giorni fa.
Fonti spagnole: "Un italiano tra i morti" - La Farnesina ha smentito la notizia resa nota da El Mundo, secondo il quale sul treno ci sarebbe stato anche un gruppo di italiani. Ma fonti galiziane dei soccorritori insistono che tra le vittime della strage di Santiago figurerebbe anche un giovane italiano, originario della Sicilia ma che vive all'estero.
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A bordo 218 passeggeri. Tra loro, molti pellegrini che andavano alla festa di San Giacomo, che è stata successivamente annullata (mappa). Si tratta del più grave incidente ferroviario in Spagna dal 1944, quando la collisione tra due mezzi sulla linea tra Madrid e la Galizia provocò centinaia di morti.
Scioccanti, le immagini dell'incidente diffuse in un video, pubblicato inizialmente su YouTube e ripreso poi da diverse testate spagnole (FOTO).
La dinamica dell'incidente - Il convoglio è uscito dai binari in una curva situata a poco più di tre chilometri dalla stazione della capitale della Galizia. Il treno deragliato andava a una velocità di almeno 190 km orari. E' stato il macchinista a dirlo mentre, intrappolato tra le lamiere nella cabina, parlava via radio con la stazione. "Spero di non avere morti sulla coscienza", ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità più del doppio di quella consentita in quel punto, ovvero 80 km orari. Il macchinista, Francisco Jose Garzon Amo, è risultato negativo al test di alcolemia, ma sul suo profilo Facebook, successivamente eliminato, avrebbe si sarebbe vantato di lanciare il treno a velocità folli (in una foto si vede anche il tachimetro fermo a 200km/h). "Sono al limite, non posso correre di più, se no mi multano", commentava con un suo contatto.
"In Italia da circa un decennio abbiamo cominciato a introdurre sistemi tecnologici che mandano in frenatura il treno" ha detto a SkyTG24 Alberto Chiovelli, direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie
La gaffe di Rajoy - Il primo ministro Mariano Rajoy, che è originario di Santiago, ha annunciato diverse inchieste, ha fatto visita alla città e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, ma ha dovuto fare i conti con una gaffe del proprio ufficio stampa, che nel comunicato di cordoglio, per un errore ha espresso solidarietà alle vittime di un sisma avvenuto in Cina tre giorni fa.
Fonti spagnole: "Un italiano tra i morti" - La Farnesina ha smentito la notizia resa nota da El Mundo, secondo il quale sul treno ci sarebbe stato anche un gruppo di italiani. Ma fonti galiziane dei soccorritori insistono che tra le vittime della strage di Santiago figurerebbe anche un giovane italiano, originario della Sicilia ma che vive all'estero.
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