Sadi Hibraim racconta a SkyTG24 la situazione in Siria: "Vengono fatti rastrellamenti casa per casa". Bloccati gli aiuti della Croce Rossa a Homs. Intanto l'Unione Europea annuncia nuove sanzioni. Obama: “Il regime siriano ha i giorni contati". IL VIDEO
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Continua ad aumentare in Siria il numero dei morti causati dalla repressione del regime di Bashar Al Assad. La situazione più difficile è nella città di Homs , come testimonia anche un attivista siriano, Sadi Hibraim, ai microfoni di SkyTG24: "L'elettricità non c'è più da giorni, tutta la città è al buio e non c'è acqua", spiega ( guarda il video in alto ). Protesta la Croce Rossa dopo che ai sette camion pieni di medicinali e alimenti è stato vietato l'ingresso nel quartiere di Baba Al-Amro, ad Homs.
Intanto aumenta anche la pressione internazionale nei confronti del regime: "Ha le mani sporche di sangue ma arriverà il giorno del giudizio", tuona il premier britannico David Cameron da Bruxelles che parla di strage medievale. Gli fa eco Barack Obama: "assad ha i giorni contati". Mentre l'Unione Europea annuncia ulteriori misure e Van Rompuy dichiara che l'Ue raccoglierà le prove per inchiodare chi si è macchiato delle atrocità. Non resta a guardare anche la Francia che ha deciso di chiudere l'ambasciata a Damasco (il rientro a casa dei giornalisti francesi feriti in Siria: VIDEO ).
L'attivista: "A Homs rastrellamenti casa per casa" - "Ieri (giovedì 1 ndr ) 17 persone sono state uccise", spiega l'attivista Sadi Hibraim da Homs. "Adesso stanno facendo una vera e propria guerriglia contro il popolo. Ci sono state delle vere e proprie esecuzioni. Qualsiasi persona sopra i 14 anni viene attaccata e arrestata. Vengono fatti rastrellamenti casa per casa. Ci sono anche i carri armati che hanno iniziato a sparare e bombardare". Agli attacchi si aggiungono le condizioni di vita sempre più dure: "Le persone mangiano solo cose in scatola, non abbiamo cibi freschi. Hanno tagliato anche le comunicazioni. E’ molto difficile sapere cosa sta accadendo negli altri quartieri".
La mappa della ripartizione etnica del Paese
Bloccati gli aiuti della Croce Rossa - Il convoglio della Croce Rossa con aiuti umanitari per i residenti di Bab Amro non è ancora entrato nel quartiere di Homs, e non lo farà prima di domani. Lo ha riferito il portavoce del Comitato internazionale in Siria Saleh Dabakeh, parlando di azione "inaccettabile". "Sembra che passeremo la notte in città", ha detto il portavoce. Il convoglio, composto da sette camion pieni di medicinali e alimenti e da tre ambulanze, è partito stamani da Damasco e verso mezzogiorno ha tentato invano di entrare a Bab Amro.
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L'Unione Europea alza la voce - Nelle conclusioni del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles ( leggi un estratto in pdf ), i leader dei Ventisette si sono detti "inorriditi" dalle "atrocità" commesse in Siria e hanno assicurato il loro impegno a far sì che i responsabili delle violenze rispondano delle loro azioni. "Coloro che hanno commesso atrocità, saranno ritenuti responsabili delle loro azioni", ha sottolineato il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy. L'allusione è a un possibile deferimento all'Aja del regime di Bashar al-Assad, come esplicitamente evocato dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, e come già avvenuto per Muammar Gheddafi in Libia. E' "frustrante vedere che i morti aumentano" ma chi commette crimini "dovrà risponderne davanti al Tribunale Penale Internazionale", ha ammonito il titolare dell'Eliseo, annunciando la chiusura dell'ambasciata francese a Damasco per protesta contro la "scandalosa repressione" in atto. Bashar al-Assad sta "macellando il suo popolo", a Homs vi sono "scene barbare degne del Medioevo", gli ha fatto eco il premier britannico, David Cameron.
Obama: "L'opposizione siriana è divisa" - Alle pressioni internazionali si è aggiunta anche la voce del presidente Usa: "I giorni sono contati per il presidente siriano Bashar al Assad", ha detto Barack Obama in un'intervista al magazine The Atlantic . L'inquilino della Casa Bianca però al tempo stesso ha notato come l'opposizione siriana sia "enormemente divisa". "La nostra stima è che i giorni (di Assad) sono contati. La questione non è se, ma quando il regime cadrà".
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Intanto aumenta anche la pressione internazionale nei confronti del regime: "Ha le mani sporche di sangue ma arriverà il giorno del giudizio", tuona il premier britannico David Cameron da Bruxelles che parla di strage medievale. Gli fa eco Barack Obama: "assad ha i giorni contati". Mentre l'Unione Europea annuncia ulteriori misure e Van Rompuy dichiara che l'Ue raccoglierà le prove per inchiodare chi si è macchiato delle atrocità. Non resta a guardare anche la Francia che ha deciso di chiudere l'ambasciata a Damasco (il rientro a casa dei giornalisti francesi feriti in Siria: VIDEO ).
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