Paura al campus americano, protagonista nel 2007 della strage che ha provocato la morte di 32 persone. Un uomo ha esploso colpi di arma da fuoco e ucciso un agente dell'università. Il killer è stato trovato morto. IL VIDEO DA DENTRO L'AULA
L'America rivive l'incubo del massacro del Virginia Tech. Verso le 12 di giovedì 8 dicembre, un uomo ha aperto il fuoco contro un agente, freddandolo sul colpo. E' successo all'interno dello stesso Campus dove meno di cinque anni fa, il 16 aprile del 2007, un ragazzo di origini coreane, Seung-Hui Cho, con gravi disturbi mentali, aprì il fuoco con le sue due pistole, uccidendo 32 persone e ferendone 25.
Fu la carneficina più grave, ad opera di uno stesso sparatore, della storia d'America. Ancora una volta, per alcune ore, in tanti hanno temuto di dover assistere a una nuova strage nello stesso posto.
Il bilancio è di due vittime accertate. La seconda, a quanto si apprende, sarebbe proprio l'autore della sparatoria.
Guarda le immagini da dentro una delle aule del campus filmate da uno studente:
La cronaca su Twitter - A dare il primo allarme è stato il sito dell'Università, una delle più autorevoli d'America. Dopo aver annunciato l'uccisione di un poliziotto e la possibilità che ci fosse una seconda vittima, il sito raccomandava a tutti gli studenti presenti nella zona di non uscire e di mettersi al riparo. La notizia ha fatto il giro del web e in pochi minuti l'hashtag #virginiatech e #CollegiateTimes sono diventate le principali fonti per chi cercava notizie sulla situazione nell'università americana.
Dalle prime testimonianze diffuse via Twitter è emerso che il killer era un uomo bianco, con una felpa grigia. Intanto, sui social media scoppiava la rabbia, la paura e il dolore di chi ha vissuto già in passato la stessa situazione. "Oh no, non ancora", "Prego per i miei amici, non è possibile accada di nuovo", si leggeva su Twitter da parte delle centinaia di ex studenti dell'università o di amici di chi stava ancora rintanato negli edifici dell'Ateneo.
La ricostruzione - Più tardi, sempre le autorità hanno diffuso un comunicato ufficiale per ricostruire lo svolgimento dei fatti. "Subito dopo mezzogiorno, un poliziotto dell'Università - spiega la nota - ha fermato un'auto per un controllo del traffico di routine, al parcheggio del Coliseum, lo stadio di Football dell'università. Durante il fermo, l'agente è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco. Sul primo sparo - prosegue la nota - ci sono testimoni oculari. A qual punto, lo sparatore, è stato visto scappare a piedi verso un secondo parcheggio, dove è stata poi ritrovata la seconda vittima". A quel punto è scattata la caccia all'uomo.
In un primo momento era circolata la notizia, poi smentita, della cattura del killer. L'annuncio era stato dato su Twitter, dall'account del Collegiate Times.
Fu la carneficina più grave, ad opera di uno stesso sparatore, della storia d'America. Ancora una volta, per alcune ore, in tanti hanno temuto di dover assistere a una nuova strage nello stesso posto.
Il bilancio è di due vittime accertate. La seconda, a quanto si apprende, sarebbe proprio l'autore della sparatoria.
Guarda le immagini da dentro una delle aule del campus filmate da uno studente:
La cronaca su Twitter - A dare il primo allarme è stato il sito dell'Università, una delle più autorevoli d'America. Dopo aver annunciato l'uccisione di un poliziotto e la possibilità che ci fosse una seconda vittima, il sito raccomandava a tutti gli studenti presenti nella zona di non uscire e di mettersi al riparo. La notizia ha fatto il giro del web e in pochi minuti l'hashtag #virginiatech e #CollegiateTimes sono diventate le principali fonti per chi cercava notizie sulla situazione nell'università americana.
Dalle prime testimonianze diffuse via Twitter è emerso che il killer era un uomo bianco, con una felpa grigia. Intanto, sui social media scoppiava la rabbia, la paura e il dolore di chi ha vissuto già in passato la stessa situazione. "Oh no, non ancora", "Prego per i miei amici, non è possibile accada di nuovo", si leggeva su Twitter da parte delle centinaia di ex studenti dell'università o di amici di chi stava ancora rintanato negli edifici dell'Ateneo.
La ricostruzione - Più tardi, sempre le autorità hanno diffuso un comunicato ufficiale per ricostruire lo svolgimento dei fatti. "Subito dopo mezzogiorno, un poliziotto dell'Università - spiega la nota - ha fermato un'auto per un controllo del traffico di routine, al parcheggio del Coliseum, lo stadio di Football dell'università. Durante il fermo, l'agente è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco. Sul primo sparo - prosegue la nota - ci sono testimoni oculari. A qual punto, lo sparatore, è stato visto scappare a piedi verso un secondo parcheggio, dove è stata poi ritrovata la seconda vittima". A quel punto è scattata la caccia all'uomo.
In un primo momento era circolata la notizia, poi smentita, della cattura del killer. L'annuncio era stato dato su Twitter, dall'account del Collegiate Times.