Russia, Putin perde consensi ma salva la maggioranza

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La formazione del primo ministro ha conquistato il 49,5% dei voti. Grazie alla legge elettorale riuscirà comunque a governare autonomamente alla Duma. Medvedev ammette il calo: "Frutto dell'umore popolare"

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Il partito Russia Unita del primo ministro Vladimir Putin ha conquistato il 49,5% dei voti alle elezioni. Lo ha reso noto la commissione elettorale. Il risultato segna un forte calo rispetto ai due terzi ottenuti da Russia Unita alle elezioni del 2007.

Il partito ha comunque  la maggioranza assoluta dei seggi (238 su 450) in virtù del meccanismo proporzionale del voto legislativo, che prevede la redistribuzione dei consensi raccolti dai partiti che non hanno superato lo sbarramento del 7% (Iabloko, i Patrioti della Russia e Causa Giusta). Si tratterebbe di una maggioranza risicata (13 voti) ma sufficiente per governare autonomamente.

Nonostante il calo di consensi, il primo ministro Putin ha tuttavia parlato di "eccellente  risultato in tempi difficili", mentre il presidente Dmitry Medvedev ha ammesso che il calo dei consensi è frutto "dell'umore popolare".    

Secondo arrivato è il partito Comunista di Gennady Zyuganov che conquista il 20%, praticamente raddoppiando i consensi rispetto  all'11% del 2007. Seguono il partito centrista Russia Giusta con il  13% e il partito di estrema destra dei Liberal Democratici di Vladimir Zhirinovski con il 12%.

Il popolo ha comunque fatto sentire la sua voce in piazza: al richiamo mediatico di Internet migliaia di persone si sono radunate nella capitale a Chisty Prudy, sotto il monumento dello scrittore Griboedov, 3.000, secondo i dati che circolavano tra i poliziotti presenti e 8-10.000, secondo gli organizzatori e alcuni canali tv. "Si tratta della manifestazione dell'opposizione più grande degli ultimi quattro anni", ha dichiarato convinto Denis Bilunov, membro del movimento Solidarnost' e tra gli organizzatori dell'evento. Le accuse del popolo di Internet di "elezioni farsa" sono d'altronde quelle condivise dalla comunita' internazionale. Dagli Usa la Casa Bianca e il segretario di Stato Hillary Clinton hanno espresso "gravi preoccupazioni". La Clinton in particolare ha osservato che i russi meritano un'inchiesta approfondita sulle irregolarità del voto.

Di manipolazioni, brogli e concorrenza sleale hanno parlato anche l'Osce e l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che ieri hanno monitorato il voto per il rinnovo della Duma in 115 seggi sparsi per il Paese. Ma nonostante le critiche degli osservatori internazionali e le denunce di brogli che fioccano sul web, il presidente Dmitri Medvedev ha definito le elezioni oneste e giuste. "Abbiamo ottenuto esattamente quello che risulta, ne' più ne' meno e in questo senso le elezioni sono state oneste, giuste è importante" ha affermato Medvedev. Contento anche lo 'zar Putin' secondo cui la vittoria di Russia Unita è importante e permetterà al governo di "garantire la stabilità" nazionale.

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