Spagna, indignados contro la visita di Ratzinger. VIDEO

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Manifestanti contro la visita del Papa a Madrid
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A Madrid scendono in piazza per protestare contro la visita di Benedetto XVI associazioni laiche, omosessuali e sindacati al grido: "Dalle mie tasse non un soldo al Papa". GUARDA IL FILMATO

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Indignados in piazza a Madrid questa sera contro la visita di Bendetto XVI, in arrivo domani, o quanto meno contro i costi ritenuti esorbitanti del viaggio per i contribuenti spagnoli. Migliaia di persone sono scese in piazza fra Tirso de Molina e Puerta del Sol in un clima teso dall'arresto ieri di un giovane ultrà cattolico messicano che minacciava di colpire gli anti-papa con il gas sarin. La manifestazione era stata convocata - con il motto "delle mie tasse non un soldo al papa" - oltre che dagli indignados spagnoli, da circa 140 fra associazioni laiche e atee, liberi pensatori, sindacati e partiti di sinistra, collettivi omosessuali. "Chiudere il Vaticano, Guantanamo dei Cervelli", Papa o Califfo, pagati le spese" o "Quanto dobbiamo pagare per la vostra fede" si legge sui tanti cartelli che sfilano.

Gli indignados denunciano i costi 'esorbitanti' della visita del papa in un paese messo in ginocchio dalla crisi economica, afflitto da un esercito di 5 milioni di disoccupati, il 21% degli attivi, il 50% dei giovani. L'organizzazione della Gmg afferma di avere gestito un bilancio di 50 milioni di euro, autofinanziato grazie anche ai contributi di diverse grandi imprese spagnole. Il sindacato di sinistra Cgt stima invece la spesa reale per i contribuenti in circa 100 milioni fra sicurezza, locali e spazi pubblici messi a disposione, aiuti di vario tipo, sgravi fiscali. Gli indignados contestano anche i trasporti a costo zero offerti alle centinaia di migliaia di pellegrini, mentre i milioni di disoccupati devono pagare il biglietto di metro-bus ora aumentato del 25%, e chiamano alla disobbedienza civile nella metropolitana. I sindacati di sinistra hanno proclamato uno sciopero a singhiozzo del metrò durante il soggiorno del papa a Madrid. I cattolici di base contestano lo 'show mediatico' che comporta la visita del Papa, lontano dall' insegnamento della povertà di Gesù, e 120 preti progressisti hanno denunciato pubblicamente i costi della visita di Benedetto XVI e la presenza fra gli sponsor di multinazionali spagnole. "Non si può essere al servizio di due padroni, servire Dio e il denaro" hanno protestato.

Nel fronte della protesta sono scesi in campo anche gli omosessuali spagnoli. Giovedì, come avvenne l'anno scorso a Barcellona durante la visita di Ratzinger alla Cattedrale, hanno previsto un bacio collettivo, uomini con uomini e donne con donne, quando il Papa arriverà in centro. La tensione, in un paese in cui la contrapposizione fra laici radicali e Chiesa tuffa le radici ancora nella Guerra Civile del 1936/39, cresce. Il sociologo Martin Sagera ha detto a Publico di essere stato colpito da un giovane ultrà cattolico con una coltellata alla mano mentre manifestava in Puerta del Sol con un cartello con la scritta: "Il Papa da 50mila euro alla Somalia e spende 50 milioni a Madrid. Gesù non viveva dei soldi pubblici". Altra tensione è venuta dalla notizia dell'arresto ieri di uno studente di chimica messicano di 24 anni, Josè Perez Bautista. Il giovane aveva scritto su vari siti ultrà conservatori e cattolici di volere colpire con il gas sarin la manifestazione di oggi delle associazioni 'anti-papa'. La polizia non ha trovato prove che fosse in grado davvero di agire. Ma ha avuto paura della 'sindrome di Utoya', dal nome dell'isola norvegese accanto a Oslo teatro il mese scorso del terrificante massacro perpetrato dall'ultrà cristiano nazionalista Anders Breivik, che aveva preannunciato la strage su internet. Per sicurezza il giovane messicano è stato tolto dalla circolazione con l'accusa di terrorismo. Ma non ha aiutato a distendere l'atmosfera la notizia diffusa oggi che faceva parte dei volontari dell'organizzazione spagnola della Gmg.

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