Un’esplosione nel cuore della capitale, un assalto al meeting dei giovani laburisti. Si salva il premier ma ci sono morti e feriti. Arrestato un norvegese. Si indebolisce la pista islamica VIDEO, FOTO
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Attentato a Oslo, le testimonianze sul web
LE FOTO: Oslo ferita - Sangue e paura sui volti - I soccorsi - Prima e dopo: la via dell'attentato - Sparatoria sull’isola di Utoya: la fuga a nuoto - L'album
I VIDEO
La sparatoria al meeting dei giovani laburisti
(in fondo all'articolo tutti i videoservizi di Sky Tg24)
La Norvegia è sotto attacco: una bomba è esplosa nella capitale nei pressi del palazzo del governo mentre un uomo ha aperto il fuoco ad un meeting di giovani sostenitori del Labour norvegese sull'isola di Utoya, a una cinquantina di chilometri da Oslo. Secondo la polizia i due fatti sarebbero collegati. L'uomo della sparatoria in precedenza era stato visto aggirarsi anche nella zona della capitale norvegese dove è esplosa una bomba. Si tratta di un cittadino norvegese. Secondo le forze dell'ordine l'attentato non ha una matrice internazionale ma sarebbe da ricondurre a gruppi eversivi locali.
L'esplosione si è verificata intorno alle 15:26 nel centro di Oslo, danneggiando gli uffici governativi e colpendo anche quello del primo ministro Jens Stoltenberg, che però non era all'interno del palazzo. La polizia norvegese ha confermato che è stata una bomba e ha provocato almeno sette morti e molti feriti. Alcuni media norvegesi hanno mostrato le immagini di un'automobile completamente distrutta, ipotizzando che la bomba possa essere stata piazzata all'interno del veicolo.
Per il quotidiano Aftonbladet l'obiettivo del presunto attentato era il Ministero dell'Energia e del Petrolio.
Poche ore dopo l'esplosione, un uomo vestito da agente ha aperto il fuoco durante un meeting di giovani laburisti, partito del premier Stoltenberg, in corso sull'isola di Utoya, zona di Oslo. In precedenza era stata annunciata la presenza del primo ministro alla riunione. L'uomo, un cittadino norvegese, è stato arrestato dopo aver provocato la morte di almeno una decina di persone.
Nelle prime ore dopo l'attentato è circolata una rivendicazione jihadista che si attribuiva la responsabilità dell'attentato. Ma nel corso della giornata la pista internazionale ha perso sempre più credibilità e si è rafforzata l'ipotesi che lega gli attacchi a gruppi eversivi locali. Il governo norvegese, in ogni caso, successivamente agli attentati, ha applicato una legge che permette la sospensione del trattato di Schengen e di "rafforzare i controlli alle frontiere".
Gli edifici colpiti - L'esplosione ha mandato in frantumi le finestre dell'edificio di 17 piani che ospita l'ufficio del premier, che però non era all'interno del palazzo, e i vicini ministeri, tra cui quello del Petrolio, dove è scoppiato un incendio.
L'esplosione ha danneggiato anche la sede del più grande tabloid norvegese, 'VG', che è poco distante dalla sede del governo. Un giornalista della radiotv pubblica Nrk presente sul posto ha raccontato di aver visto tutte le finestre della sede del tabloid andare in frantumi e moltissime persone ferite. Secondo quanto riportano i media locali è crollato anche il tetto dell'edificio sede del giornale. La strada è piena di detriti e vetri causati dall'esplosione, mentre dalla zona colpita si alza del fumo scuro.
Alcune persone sono rimaste intrappolate negli edifici colpiti dall'esplosione nel centro di
Oslo e ora si cerca di liberarle. Lo riferisce alla Bbc un funzionario del governo norvegese Hans Kristian Amundsen.
Il premier: "La situazione è grave" - Il premier norvegese Jens Stoltenberg, parlando dell'autobomba esplosa ad Oslo da un luogo che ha detto di non voler rivelare, ha affermato che "è troppo presto per parlare di attacco terroristico". Il premier ha comunque ammesso che "ci troviamo davanti ad una situazione grave". Stoltenberg ha assicurato che sta bene. "Sembra che tutti i ministri siano in salvo", ha aggiunto. Il primo ministro norvegese ha detto inoltre di non poter dire dove si trovi al momento su consiglio della polizia.
La polizia: "Lasciate il centro della città" - La polizia ha ordinato l'evacuazione di alcune zone del centro di Oslo, tra le quali l'area attorno alla sede della televisione TV2, oltre al quartiere governativo in cui è avvenuta l'esplosione. La polizia ha evacuato anche la stazione centrale di Oslo dopo il rinvenimento di un pacco sospetto. E' stata inoltre ordinata l'evacuazione, per motivi di sicurezza, delle sedi dei principali media locali e di almeno due centri commerciali della capitale. I responsabili della polizia norvegese hanno raccomandato "cautela" durante una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva. "Lasciate il centro di Oslo" ha detto il capo della polizia, Anstein Gjengedal, aggiungendo che "non è il momento di essere in giro per strada" e raccomandando ai turisti di "restare in albergo". Sulle cause dell'esplosione che ha devastato il centro della capitale norvegese, Gjengedal ha detto: "Si pensa al peggio".
"Una zona di guerra" - Usa queste parole la cronista del quotidiano norvegese Dagbladet per descrivere la situazione nel centro di Oslo, dove si è verificata l'esplosione che ha gravemente danneggiato vari edifici. La facciata del palazzo governativo che ospita gli uffici del premier è distrutta, si legge sul sito online del quotidiano.
Gruppo jihadista rivendica attentato su Internet - Il gruppo terroristico Ansar al-Jihad al-Alami (chi sono: la scheda) ha diffuso un messaggio sul forum jihadista 'Shmukh' in cui rivendica gli attentati ad Oslo come ritorsione alla presenza della Norvegia in Afghanistan e agli "insulti" al profeta Maometto (il riferimento è alla pubblicazione di alcune vignette). Lo riferisce il quotidiano britannico Telegraph. "Dall'attentato a Stoccolma, avevamo avvertito che vi sarebbero state altre operazioni", si legge nel messaggio in cui il gruppo avverte che la "bomba ad Oslo è solo l'inizio". In giornata però lo stesso gruppo avrebbe smentito di essere responsabile degli attacchi.
La Farnesina verifica la presenza di italiani - L'ambasciata italiana a Oslo si sta muovendo "in stretto contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina" per verificare l'eventuale presenza di italiani sul luogo. Lo ha detto ai microfoni di Sky TG24 Pierluigi Cammarota (guarda il video), incaricato d'affari dell'ambasciata: "Il nostro personale si sta recando presso il principale ospedale di Oslo, dove convergono tutti i feriti, per verificare l'eventuale coinvolgimento di nostri connazionali".
Per Cammarota, "la Norvegia come altri paesi Nato partecipa alle operazioni in Afghanistan e in Libia ed è quindi potenzialmente esposta ad attacchi terroristici, ma al momento non si può avallare nessuna ipotesi particolare".
Tutti i video di SkyTG24 sull'esplosione a Oslo:
Attentato a Oslo, le testimonianze sul web
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La sparatoria al meeting dei giovani laburisti
(in fondo all'articolo tutti i videoservizi di Sky Tg24)
La Norvegia è sotto attacco: una bomba è esplosa nella capitale nei pressi del palazzo del governo mentre un uomo ha aperto il fuoco ad un meeting di giovani sostenitori del Labour norvegese sull'isola di Utoya, a una cinquantina di chilometri da Oslo. Secondo la polizia i due fatti sarebbero collegati. L'uomo della sparatoria in precedenza era stato visto aggirarsi anche nella zona della capitale norvegese dove è esplosa una bomba. Si tratta di un cittadino norvegese. Secondo le forze dell'ordine l'attentato non ha una matrice internazionale ma sarebbe da ricondurre a gruppi eversivi locali.
L'esplosione si è verificata intorno alle 15:26 nel centro di Oslo, danneggiando gli uffici governativi e colpendo anche quello del primo ministro Jens Stoltenberg, che però non era all'interno del palazzo. La polizia norvegese ha confermato che è stata una bomba e ha provocato almeno sette morti e molti feriti. Alcuni media norvegesi hanno mostrato le immagini di un'automobile completamente distrutta, ipotizzando che la bomba possa essere stata piazzata all'interno del veicolo.
Per il quotidiano Aftonbladet l'obiettivo del presunto attentato era il Ministero dell'Energia e del Petrolio.
Poche ore dopo l'esplosione, un uomo vestito da agente ha aperto il fuoco durante un meeting di giovani laburisti, partito del premier Stoltenberg, in corso sull'isola di Utoya, zona di Oslo. In precedenza era stata annunciata la presenza del primo ministro alla riunione. L'uomo, un cittadino norvegese, è stato arrestato dopo aver provocato la morte di almeno una decina di persone.
Nelle prime ore dopo l'attentato è circolata una rivendicazione jihadista che si attribuiva la responsabilità dell'attentato. Ma nel corso della giornata la pista internazionale ha perso sempre più credibilità e si è rafforzata l'ipotesi che lega gli attacchi a gruppi eversivi locali. Il governo norvegese, in ogni caso, successivamente agli attentati, ha applicato una legge che permette la sospensione del trattato di Schengen e di "rafforzare i controlli alle frontiere".
Gli edifici colpiti - L'esplosione ha mandato in frantumi le finestre dell'edificio di 17 piani che ospita l'ufficio del premier, che però non era all'interno del palazzo, e i vicini ministeri, tra cui quello del Petrolio, dove è scoppiato un incendio.
L'esplosione ha danneggiato anche la sede del più grande tabloid norvegese, 'VG', che è poco distante dalla sede del governo. Un giornalista della radiotv pubblica Nrk presente sul posto ha raccontato di aver visto tutte le finestre della sede del tabloid andare in frantumi e moltissime persone ferite. Secondo quanto riportano i media locali è crollato anche il tetto dell'edificio sede del giornale. La strada è piena di detriti e vetri causati dall'esplosione, mentre dalla zona colpita si alza del fumo scuro.
Alcune persone sono rimaste intrappolate negli edifici colpiti dall'esplosione nel centro di
Oslo e ora si cerca di liberarle. Lo riferisce alla Bbc un funzionario del governo norvegese Hans Kristian Amundsen.
Il premier: "La situazione è grave" - Il premier norvegese Jens Stoltenberg, parlando dell'autobomba esplosa ad Oslo da un luogo che ha detto di non voler rivelare, ha affermato che "è troppo presto per parlare di attacco terroristico". Il premier ha comunque ammesso che "ci troviamo davanti ad una situazione grave". Stoltenberg ha assicurato che sta bene. "Sembra che tutti i ministri siano in salvo", ha aggiunto. Il primo ministro norvegese ha detto inoltre di non poter dire dove si trovi al momento su consiglio della polizia.
La polizia: "Lasciate il centro della città" - La polizia ha ordinato l'evacuazione di alcune zone del centro di Oslo, tra le quali l'area attorno alla sede della televisione TV2, oltre al quartiere governativo in cui è avvenuta l'esplosione. La polizia ha evacuato anche la stazione centrale di Oslo dopo il rinvenimento di un pacco sospetto. E' stata inoltre ordinata l'evacuazione, per motivi di sicurezza, delle sedi dei principali media locali e di almeno due centri commerciali della capitale. I responsabili della polizia norvegese hanno raccomandato "cautela" durante una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva. "Lasciate il centro di Oslo" ha detto il capo della polizia, Anstein Gjengedal, aggiungendo che "non è il momento di essere in giro per strada" e raccomandando ai turisti di "restare in albergo". Sulle cause dell'esplosione che ha devastato il centro della capitale norvegese, Gjengedal ha detto: "Si pensa al peggio".
"Una zona di guerra" - Usa queste parole la cronista del quotidiano norvegese Dagbladet per descrivere la situazione nel centro di Oslo, dove si è verificata l'esplosione che ha gravemente danneggiato vari edifici. La facciata del palazzo governativo che ospita gli uffici del premier è distrutta, si legge sul sito online del quotidiano.
Gruppo jihadista rivendica attentato su Internet - Il gruppo terroristico Ansar al-Jihad al-Alami (chi sono: la scheda) ha diffuso un messaggio sul forum jihadista 'Shmukh' in cui rivendica gli attentati ad Oslo come ritorsione alla presenza della Norvegia in Afghanistan e agli "insulti" al profeta Maometto (il riferimento è alla pubblicazione di alcune vignette). Lo riferisce il quotidiano britannico Telegraph. "Dall'attentato a Stoccolma, avevamo avvertito che vi sarebbero state altre operazioni", si legge nel messaggio in cui il gruppo avverte che la "bomba ad Oslo è solo l'inizio". In giornata però lo stesso gruppo avrebbe smentito di essere responsabile degli attacchi.
La Farnesina verifica la presenza di italiani - L'ambasciata italiana a Oslo si sta muovendo "in stretto contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina" per verificare l'eventuale presenza di italiani sul luogo. Lo ha detto ai microfoni di Sky TG24 Pierluigi Cammarota (guarda il video), incaricato d'affari dell'ambasciata: "Il nostro personale si sta recando presso il principale ospedale di Oslo, dove convergono tutti i feriti, per verificare l'eventuale coinvolgimento di nostri connazionali".
Per Cammarota, "la Norvegia come altri paesi Nato partecipa alle operazioni in Afghanistan e in Libia ed è quindi potenzialmente esposta ad attacchi terroristici, ma al momento non si può avallare nessuna ipotesi particolare".
Tutti i video di SkyTG24 sull'esplosione a Oslo: