L’ex generale serbo-bosniaco si è presentato inaspettatamente all’udienza ma non ha voluto dichiararsi né colpevole né innocente. Poi si è scontrato con i familiari delle vittime del massacro di Srebrenica e con il presidente del Tribunale dell’Aja. VIDEO
Ratko Mladic, il boia di Srebrenica. LA FOTOSTORIA
Arrestato dopo 15 anni di fuga: VIDEO
(In fondo al pezzo gli aggiornamenti video sul caso Mladic)
Il presidente del tribunale dell'Aja ha espulso dall'aula Ratko Mladic, dopo che l'ex generale serbo-bosniaco arrestato il 26 maggio scorso lo aveva più volte interrotto (guarda il video in fondo all'articolo) e si era anche scontrato verbalmente con alcuni familiari delle vittime del massacro che assistevano all'udienza. Mladic non ha voluto dichiararsi colpevole o innocente degli 11 capi di accusa a suo carico, inclusi quelli di genocidio e crimini contro l'umanità, dicendo di aver necessità di più tempo per preparare la sua difesa e di voler essere rappresentato da altri avvocati. Il giudice ha così deciso di inserire una dichiarazione di innocenza rispetto a tutte le accuse, così da poter dare il via al processo (un meccanismo procedurale deciso dalla Corte per non far arenare il procedimento).
Nella tribuna dell'aula di tribunale era presente un gruppo di familiari delle circa 8mila vittime del massacro di Srebrenica che ha urlato all'imputato "criminale", ricevendo da Mladic una serie di gesti offensivi. Dopo che domenica sera aveva fatto trapelare che avrebbe boicottato l'udienza, Mladic è apparso a sorpresa in aula, ma ha trascorso diversi minuti chiedendo un diverso tipo di rappresentanza legale e sollecitando il rinvio dell'udienza per poter meglio esaminare le carte dell'accusa. "No, non ho intenzione di ascoltare senza il mio avvocato", ha urlato ad un certo punto, togliendosi dalle orecchie la cuffia per la traduzione (guarda il video in fondo all'articolo), mentre il giudice Alphons Orie leggeva i capi d'accusa. E poi, con tono di sfida: "Chi sei tu? Non mi state permettendo di respirare". La seduta è ripresa qualche minuto più tardi, senza Mladic, e la dichiarazione di innocenza è stata fatta dal giudice al suo posto.
Mladic interrompe il giudice e viene cacciato dall'Aula:
Arrestato dopo 15 anni di fuga: VIDEO
(In fondo al pezzo gli aggiornamenti video sul caso Mladic)
Il presidente del tribunale dell'Aja ha espulso dall'aula Ratko Mladic, dopo che l'ex generale serbo-bosniaco arrestato il 26 maggio scorso lo aveva più volte interrotto (guarda il video in fondo all'articolo) e si era anche scontrato verbalmente con alcuni familiari delle vittime del massacro che assistevano all'udienza. Mladic non ha voluto dichiararsi colpevole o innocente degli 11 capi di accusa a suo carico, inclusi quelli di genocidio e crimini contro l'umanità, dicendo di aver necessità di più tempo per preparare la sua difesa e di voler essere rappresentato da altri avvocati. Il giudice ha così deciso di inserire una dichiarazione di innocenza rispetto a tutte le accuse, così da poter dare il via al processo (un meccanismo procedurale deciso dalla Corte per non far arenare il procedimento).
Nella tribuna dell'aula di tribunale era presente un gruppo di familiari delle circa 8mila vittime del massacro di Srebrenica che ha urlato all'imputato "criminale", ricevendo da Mladic una serie di gesti offensivi. Dopo che domenica sera aveva fatto trapelare che avrebbe boicottato l'udienza, Mladic è apparso a sorpresa in aula, ma ha trascorso diversi minuti chiedendo un diverso tipo di rappresentanza legale e sollecitando il rinvio dell'udienza per poter meglio esaminare le carte dell'accusa. "No, non ho intenzione di ascoltare senza il mio avvocato", ha urlato ad un certo punto, togliendosi dalle orecchie la cuffia per la traduzione (guarda il video in fondo all'articolo), mentre il giudice Alphons Orie leggeva i capi d'accusa. E poi, con tono di sfida: "Chi sei tu? Non mi state permettendo di respirare". La seduta è ripresa qualche minuto più tardi, senza Mladic, e la dichiarazione di innocenza è stata fatta dal giudice al suo posto.
Mladic interrompe il giudice e viene cacciato dall'Aula: