Mentre il presidente sudafricano prepara una visita a Tripoli per mediare su un possibile esilio di Gheddafi, la Nato prosegue nei bombardamenti, sferrando il più massiccio attacco aereo sulla capitale. FOTO E VIDEO: LO SPECIALE
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Le trattative e i bombardamenti: sono queste le due notizie che arrivano nelle ultime ore dalla Libia.
Il presidente sudafricano, Jacob Zuma, sta infatti preparando una visita a Tripoli la settima prossima per trattare una "exit strategy" per Muammar Gheddafi, in collaborazione con la Turchia.
E' quanto ha riferito la radio sudafricana Talk Radio 702. La missione è ancora in fase di definizione e servirà per discutere le modalità per la cessione del potere e un eventuale esilio del Colonnello, ha spiegato l'emittente citando fonti da Tripoli.
Intanto, la Nato prosegue nei raid aerei. L'Alleanza atlantica ha condotto nella notte tra il 24 e il 25 maggio il suo più massiccio attacco aereo su Tripoli, dopo quello già pesante dei giorni scorsi, mentre Francia e Stati Uniti commentano con ottimismo i progressi sulla strada della deposizione del leader libico Muammar Gheddafi.
Sei forti esplosioni hanno scosso la capitale libica nel giro di 10 minuti, dopo il potente attacco di 24 ore prima, che mirava anche al compound di Gheddafi e che, secondo le autorità libiche, avrebbe provocato la morte di 19 persone.
Il ministro francese degli Esteri Alain Juppé ha detto che la campagna di bombardamenti della Nato sta segnando progressi e dovrebbe raggiungere gli obiettivi entro alcuni mesi. Un rappresentante dell'Alleanza ha detto che l'attacco delle prime ore di martedì è stato "il più concentrato finora".
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