Siria, ancora manifestazioni contro il partito Baath

Mondo
Ancora scontri in Siria dopo le manifestazioni contro il regime di Assad
siria_scontri_manifestazioni_getty

Dopo alcuni giorni di calma sono ripresi i cortei contro il regime di Assad. A spingere l'opposizione a tornare a protestare sembra essere la mancata revoca dello stato d'emergenza da parte del presidente. La tv Al Arabiya parla di decine di morti

Guarda anche:
Assad: "La Siria è vittima di un grande complotto"
Rivolta in Siria: I VIDEO DA YOUTUBE
Lo speciale Mediterraneo: video, foto, news
Le foto della protesta in Nord Africa

Dopo alcuni giorni di calma e dopo le preghiere del venerdì, nuove proteste sono iniziate in Siria in tre città diverse contro il partito Baath al governo. Lo riferiscono attivisti siriani, dopo che due giorni fa il presidente Bashar al-Assad ha definito una cospirazione straniera le manifestazioni di massa per chiedere più libertà,

Centinaia di persone sono scese in strada a Damasco, dove le forze di sicurezza hanno sparato lacrimogeni nel sobborgo di Douma e sulla costa a Latakia e Banias. Spari di arma da fuoco sarebbero stati uditi anche nei pressi della moschea al Rifai in un sobborgo di Damasco, Kfar Suse, dove si sarebbero radunati i migliaia di manifestanti anti-regime. Lo riferiscono testimoni oculari citati dai siti di monitoraggio Rassd e NowSyria, che pubblicano aggiornamenti anche su Twitter.

Sembra però che agenti in borghese siriani abbiano ordinato ai manifestanti anti-regime rinchiusi dalle forze di sicurezza all'interno della Grande Moschea degli Omayya di uscire a piccoli gruppi. E sembra che una volta usciti i manifestanti vengano sistematicamente attaccati da centinaia di lealisti armati di bastoni. Lo riferisce all'Ansa l'attivista siriano per i diritti umani Wissam Tarif. Secondo la tv panaraba Al Arabiya al momento il bilancio sarebbe di 10 vittime.

A spingere l'opposizione a tornare a protestare è stato innanzitutto la mancata revoca dello stato d'emergenza da parte del  presidente Bashar Al-Assad. L'annuncio era atteso in occasione del discorso pronunciato da Assad il 30 marzo. Ma alla fine il regime non ha preso alcuna decisione in merito, limitandosi varare delle riforme che però non soddisfano le richieste della piazza.

Tutti i video sulla Siria

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]