Afghanistan, nuovo attacco. E la Russa riferisce su Miotto

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Foto militari italiani attività in Afghanistan
aiuti alla popolazione Farah
Allo scopo di arricchire il database fotografico sulla missione dell'Esercito in Afghanistan invio, allegate, alcune immagini scattate dal MCT nel corso delle attivit� in Afghanistan nelle aree di Bala Mourghab, Farah e Bala Baluk.

Scontro a fuoco nella zona di Buji, in Gulistan, nella base dove ha perso la vita l’alpino italiano. Nessun ferito. Il ministro della Difesa alla Camera: “Nessuna incomprensione con i vertici militari”. Nuove rivelazioni da Wikileaks

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( In fondo al pezzo tutti gli aggiornamenti sui militari italiani impegnati in Afghanistan )

Attaccata la base di Matteo Miotto -
Nuovo attacco a una pattuglia italiana di stanza in Afghanistan. A finire sotto i colpi di colpi d'arma da fuoco di un gruppo di isurgences è stata la stessa base cui apparteneva l'alpino Matteo Miotto , ucciso il 31 dicembre.
L'installazione militare chiamata snow si trova a Buji, nel Gulistan, nella parte sud-orientale del settore ovest dell'Afghanistan, tutto sotto comando italiano.
A quanto si è appreso, un gruppo di insorti ha preso di mira la pattuglia militare, esplodendo colpi di arma leggera. I soldati italiani hanno risposto al fuoco e per fortuna non si registrano né vittime né feriti e nessun danno per i mezzi degli alpini. Sul posto, durante, lo scontro a fuoco, è intervenuto anche un caccia americano, che però non ha sganciato bombe perché gli aggressori si erano già allontanati.

La Russa riferisce alla Camera -"Non vi sono in alcun modo incomprensioni con i vertici militari, ai quali desidero rimnnovare la mia piena stima e fiducia unitamente al più profondo riconoscimento alle Forze Armate per l'assolvimento dei loro compiti istituzionali  anche e soprattutto in momenti di particolare difficoltà". Lo ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, riferendo alla Camera sull'uccisione in Afghanistan del caporal maggiore Matteo Miotto, a proposito delle polemiche seguite alla diffusione delle notizie sull'accaduto. "Piena fiducia alle Forze Armate, assoluta comprensione delle ragioni che hanno portato alla gradualità, ma se per caso -ha  ribadito La Russa- come io ho avuto l'impressione, solo l'impressione, ci fosse stato anche solo un briciolo di una impostazione che pensa che sia allarmante far sapere che i nostri soldati usano la forza giusta, io rinnovo amichevolmente, affettuosamente a tutti la direttiva che la cosa migliore è l'assoluta trasparenza, la completa verità, che fa solo onore ai nostri soldati, ai nostri ragazzi".

La Russa alla Camera, guarda il video:


Attentati, morti 5 soldati Isaf -
La giornata in Afghanistan è stata inoltre segnata da attentati nella zona orientale e meridionale del Paese, che hanno provocato la morte di 5 soldati Natio. Ne ha dato notizia in un comunicato ufficiale dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza sotto comando atlantico.
Tre delle vittime sono state dilaniate da una bomba rudimentale nella parte orientale del Paese; qualche ora dopo stessa sorte ha avuto il quarto militare, ucciso in circostanze analoghe nel sud. la quinta vittima sarebbe deceduta durante un attacco degli insorti nell'est del paese. Nessun ulteriore dettaglio è stato fornito sulle località degli attacchi, né sulla nazionalità dei caduti.
E' così salito a 17 il totale del militari dell'Isaf morti in territorio afghano dall'inizio dell'anno. Il 2010, con 711 militari occidentali morti, per l'Alleanza è stato in assoluto
il peggiore in termini di perdite dall'inizio della campagna contro i Talebani, a fine 2001.

Wikileaks: regia iraniana dietro gli attacchi agli italiani ad Herat - I missili dell'Iran erano puntati nel 2007 contro obiettivi nelle province afghane di Herat e Farah sotto comando italiano. Tra i 'bersagli' anche il Prt di Farah, gestito dagli americani. Questo quanto si legge in alcuni dei 15.000 file militari Usa sull'Afghanistan ottenuti da Wikileaks, rimasti
inediti, che l'ANSA ha potuto visionare. Dai dispacci americani emerge anche che alcuni gruppi talebani "operano sotto direttive emanate dal governo iraniano", con Teheran che aveva "dispiegato truppe al confine" per offrire supporto agli insorti.
Il sostegno dell'Iran ai talebani, finanziario e nei rifornimenti di armi, andava anche oltre: nel giugno dello stesso anno, "il governo iraniano ha dispiegato truppe lungo il confine con il distretto di Ghoryan (nella provincia di Herat, ndr) e pianifica di offrire supporto agli insorti". Nel dispaccio, ottenuto da Wikileaks, e datato 24 giugno 2007, si descrivono le attività di un gruppo di talebani "guidati da sei iraniani", e attivi nella provincia di Herat.

Dai file americani emerge anche che gruppi talebani finanziati e armati dall'Iran nell'estate del 2009 lanciavano razzi contro la base italiana di Camp Arena "per dimostrare il proprio attivismo" a  Teheran.

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