Wikileaks: prima il blackout, poi riappare in Svizzera

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Il sito è stato oscurato nella notte tra il 2 e il 3 dicembre. Cancellato dalla società Usa che gestisce i domini su Internet. Poi il ritorno con un nuovo indirizzo elvetico. Attesa sul sito del Guardian un'intervista a Julian Assange

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Wikileaks ha reso noto che la società Usa che gestisce i domini su Internet ha rimosso dalla rete l'indirizzo Wikileaks.org in seguito a una massiccia offensiva di pirateria informatica. "Il dominio Wikileaks.org è stato eliminato da 'everydns.net' dopo asseriti attacchi di massa", ha riferito su Twitter il sito fondato da Julian Assange (che nel pomeriggio verrà intervistato in diretta sul sito del Guardian). Nel messaggio c'è anche un link a un sito di donazioni con la dicitura "Manteneteci forti". Il sito è tornato raggiungibile prima con un semplice indirizzo ip, poi con la registrazione di un nuovo dominio svizzero, Wikileaks.ch, comunicato ancora una volta su Twitter.

Un comunicato sul sito di 'everydns.net', uno dei più grandi siti che forniscono gratuitamente domini Internet, ha reso noto che dalle 4 del mattino ora italiana i servizi per il dominio di Wikileaks sono terminati "in base alle regole sul corretto uso" dei servizi, a causa di una serie di attacchi informatici che potrebbero mettere a rischio l'accesso agli altri 500mila siti gestiti.

In precedenza, Wikileaks era stato sfrattato dai sistemi di Amazon.com e da Tableau Software, la compagnia che aveva realizzato e pubblicato i grafici dei cablogrammi diplomatici Usa. Amazon.com ha motivato il provvedimento con la violazione del contratto per quanto riguarda l'uso "responsabile" degli strumenti, ma ha negato che sia dovuto a pressioni politiche o agli attacchi informatici che, ha sottolineato, "erano stati respinti con successo".

Joe Lieberman, presidente della Commissione del Senato americano sulla sicurezza nazionale, aveva chiesto chiarimenti sui legami tra Amazon.com e Wikileaks. Tableau Public, un servizio gratuito che permette di mettere in rete grafici e dati, ha spiegato che si è trattato di una decisione "non facile" presa perché è risultato che Wikileaks "non aveva il diritto di divulgare" quei file. Tuttavia ha ammesso che le pressioni esercitate da Lieberman hanno avuto un ruolo. Intanto, secondo indiscrezioni di stampa, il sito di Julian Assange avrebbe trovato ospitalità in un server che opera da un bunker sotto una montagna della Svezia.

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