Indonesia, il vulcano Merapi continua a uccidere

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Sfollati nelle vicinanze del vulcano Merapi
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Il Paese cerca di riprendersi dopo il terremoto e lo tsunami, ma il cratere più grande dell'arcipelago resta attivo: i morti sono più di 100

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Un'altra eruzione del vulcano Merapi: 69 i morti, che portano il bilancio totale a 113, e oltre una cinquantina di feriti "per ustioni provocate dalle nuvole infuocate e dalle ceneri" come ha riferito il portavoce del principale ospedale di Yogyakarta, la città più vicina. Le autorità hanno ampliato la zona di evacuazione intorno al cratere, portandola da 15 a 20 chilometri. Gli abitanti, ha detto il vulcanologo Surono, incaricato della sorveglianza dei vulcani indonesiani "devono evacuare rapidamente": finora sono state evacuate circa 100mila persone.

Il vulcano ha ripreso la sua attività il 26 ottobre, dopo che l'Indonesia era già stata colpita da un terremoto e uno tsunami. L'ultima eruzione risale alle notte tra il 4 ed il 5 novembre: si è verificata poco dopo la mezzanotte ora locale, ed è stata la più forte registrata dal mese scorso.

Il vulcano Merapi si trova sull'isola di Giava, circa 50 km a sudest della capitale Giacarta. L'Indonesia ha la più alta densità di vulcani al mondo: se ne contano circa 500, dei quali 130 attivi e 68 di questi considerati pericolosi.

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