Don Chisciotte, lettura universale su YouTube

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L’Accademia reale spagnola ha invitato gli utenti a leggere frammenti del romanzo di Cervantes e a postarli sulla piattaforma video più popolare del web. Il risultato è sorprendente

di Carola Frediani

Solo a uno scrittore come Cervantes poteva riuscire di unire i mulini a vento e i giganti, il genere picaresco e quello cavalleresco, Don Chisciotte e Sancio Panza. E ora, come in una sorta di miracolo postumo, l’Accademia reale spagnola e YouTube. E’ accaduto con l’ambizioso progetto ElQuijote Channel, in cui la veneranda istituzione iberica a tutela della lingua nazionale ha deciso di lanciare una “lettura universale” del Don Chisciotte de la Mancia, opera letteraria tra le più importanti di tutti i tempi e, come spiega il direttore dell’Accademia Victor Garcia de la Concha nel video di presentazione, “fonte d’ispirazione per scrittori e artisti”. Nonché per nuove forme di condivisione digitale della letteratura.

L’idea è tanto semplice quanto efficace: gli utenti in lingua spagnola di tutto il mondo sono invitati a leggere davanti a una videocamera un brano tratto dalla famosa opera di Cervantes e a postarlo su un apposito canale di YouTube. I pezzi, messi insieme, comporranno un puzzle coloratissimo e insieme fedele del primo romanzo moderno della storia.

L’Accademia, che con la piattaforma video controllata da Google ha instaurato una partnership, ha diviso il capolavoro secentesco in 2149 frammenti che sono distribuiti ai partecipanti. A ogni utente viene quindi affidato “d’ufficio” un particolare pezzetto che dovrà videoregistrare e pubblicare sul sito entro sei ore, altrimenti il brano viene riassegnato ad altri. Ovviamente ci sono alcune regole: gli utenti non devono dire o aggiungere nulla, solo limitarsi a leggere, e l’audio deve essere chiaro, o il video non viene approvato.

Ma al di là di questi ovvi paletti, le interpretazioni e soprattutto le ambientazioni di questi frammenti sono varie ed affascinanti. Tanti ovviamente leggono da casa, davanti a una libreria, seduti su un divano, appoggiati a un tavolo. C’è chi ostenta un libro gigantesco, chi legge guardando fisso la videocamera, chi sembra che sbirci un suggeritore laterale, chi fissa lo schermo di un computer.




Chi è rilassato e chi molto professionale; chi sottilmente ironico e chi tradisce un po’ di emozione. Ma incredibilmente il risultato è sempre impeccabile, l’ascolto piacevole, le clip che si susseguono, per quanto così simili, mai noiose. Le facce sono concentrate, l’atmosfera è seria, e quasi ci si dimentica di essere su YouTube. 

Poi ovviamente ci sono anche i video frammenti che si staccano dagli altri: c’è chi legge davanti ai mulini a vento; chi ripreso in diversi posti della città, dai tetti alla metro. Ci sono due adolescenti dall’aria non particolarmente studiosa che, davanti alle loro tazze di caffè, leggono austeri; c’è il ragazzo che sceglie un’inquadratura a testa in giù con tanto di maschera subacquea, e ciò nonostante la sua clip non diventa grottesca. C’è il giovane che legge in Braille e l’uomo che addirittura canta.




Ne emerge un grande inno al Don Chisciotte, alla letteratura, allo spagnolo, ma soprattutto alla lettura. Una moderna, commovente liturgia. Che, per una volta, mescola antico e nuovo, analogico e digitale creando un’esperienza innovativa e non solo per il gusto di farlo. Il mash-up, in questo caso, è davvero riuscito.

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