Cile, una "fenice" per salvare i minatori intrappolati

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Nella miniera di San Josè è arrivata la prima capsula di metallo che servirà a far risalire in superficie le 33 persone bloccate dal 5 agosto a 700 metri di profondità. Le operazioni dovrebbero concludersi nei primi giorni di novembre. GUARDA IL VIDEO

Cile, i minatori intrappolati: LE IMMAGINI

Una prima capsula di metallo, che servirà a far risalire in superficie i 33 minatori intrappolati dal 5 agosto a 700 metri di profondità nella miniera di San Josè, in Cile, è arrivata alla miniera di San Jose, nel nord del Paese, scortata da auto della polizia e accolta da applausi e ovazioni dei familiari accampati intorno alla miniera.

La capsula, la prima di tre costruite dai cantieri navali della marina cilena, è una specie di gabbia cilindrica "alta 4 metri, pesante 460 Kg. e con un diametro approssimativo di 53 centimetri" ha spiegato Sergio Navarro, membro dell'equipe che ha costruito le capsule.

La gabbia metallica, dipinta di bianco, rosso e blu (i colori della bandiera cilena), è stata battezzata "fenice" dal ministro delle miniere, Laurence Golborne, mentre il ministro della sanità, Jaime Manalich, ha precisato che un soccorritore e un medico scenderanno fino a 700 metri di profondità per preparare i minatori alla risalita.

Tutti i minatori, dopo aver preso posto nella capsula, saranno sollevati fino in superficie, uno ad uno, attraverso uno dei tre pozzi che i soccorritori stanno scavando. L'operazione - hanno affermato alcuni ingegneri - durerà da mezz'ora a un'ora e mezza. Una volta risaliti in superficie, i minatori riceveranno i primi soccorsi in un centro di osservazione dove potranno avere i primi contatti con i familiari. L'obiettivo dei soccorritori, ha aggiunto il ministro delle miniere - è di far risalire i 33 minatori "per i primi giorni di novembre".

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