Contatti in vendita, post e tweet a pagamento, falsi fan. I media sociali possono essere meno spontanei di quanto uno pensi. Soprattutto quando c'è di mezzo il business...
di Raffaele Mastrolonardo
Chi trova un amico trova un tesoro, recita il proverbio. Soprattutto all'epoca dei social network, bisognerebbe aggiungere, quando il numero di amicizie è un indicatore di popolarità, affidabilità e buona reputazione, tutte caratteristiche che qualunque impresa commerciale desidera. E dunque - anche se il detto non intendeva proprio questo – ecco che follower e fan finiscono venduti e scambiati sul mercato con offerte, come insegna il manuale del perfetto venditore, davvero per tutti i gusti (e tutti i prezzi). Alla faccia della trasparenza del marketing 2.0.
Dopo tutto, un account Twitter senza seguaci e una pagina Facebook con pochi fan, nell'era del web 2.0, inducono diffidenza, un po' come i tavoli vuoti di un ristorante il sabato sera. Proprio per evitare un simile imbarazzo Twitter 1k offre 1000 “follower” sul celebre servizio di microblogging al prezzo di 24,97 dollari. A patto però di accontentarsi di lettori qualunque. Se si opta, invece, per utenti mirati bisogna prepararsi a sborsare di più: 1000 lettori fedeli con un interesse per l'argomento trattato dall'account sono venduti al prezzo di 34,97 dollari. Tanto? Poco? L'unico modo per capirlo è guardare cosa offrono, e a quanto, altri banchetti specializzati in merce analoga.
Girando l'angolo del supermaket della rete si incontra, per esempio, uSocial la cui offerta per 1000 seguaci sale fino a 87 dollari. In una via di mezzo tra i due concorrenti si colloca SocialKik: il suo prezzario recita 35 dollari per utenti qualsiasi, 50 per quelli veramente interessati. E se le differenze su questi numeri non appaiono cospicue, il divario tra le offerte può salire di molto lungo la scala delle ambizioni sociali. Per chi ha deciso di pensare in grande e desidera (in 18 mesi di tempo) portarsi a casa la bellezza di 100 mila aficionados, SocialKik si accontenta di 900 euro, mentre i rivali di uSocial arrivano fino a 3.479 (ma in un anno).
Ma siccome non si vive di soli messaggi da 140 caratteri, nel mercato dei falsi sentimenti digitali c'è spazio anche per chi vende profili su Facebook e rimpolpa così di fan le pagine, spesso scarne, di aziende e istituzioni di ogni genere. 1000 sodali sul social network più popolare del pianeta si vendono da un minimo di 55 a un massimo di 197 dollari. Anche in questo caso, però, dipende dalle esigenze. Le offerte di operatori come RajPromotions, infatti, garantiscono, per soli 195 dollari, fan della nazionalità o della localizzazione desiderata. Senza contare che se non si vuole correre il rischio che i propri eventi vadano deserti, bastano 50 euro per 5000 inviti. Chi stia pensando ad organizzare quest'estate feste in spiaggia può sempre farci un pensierino. Anche perché, giurano i gestori del sito, la formula è soddisfatti o rimborsati.
Chi trova un amico trova un tesoro, recita il proverbio. Soprattutto all'epoca dei social network, bisognerebbe aggiungere, quando il numero di amicizie è un indicatore di popolarità, affidabilità e buona reputazione, tutte caratteristiche che qualunque impresa commerciale desidera. E dunque - anche se il detto non intendeva proprio questo – ecco che follower e fan finiscono venduti e scambiati sul mercato con offerte, come insegna il manuale del perfetto venditore, davvero per tutti i gusti (e tutti i prezzi). Alla faccia della trasparenza del marketing 2.0.
Dopo tutto, un account Twitter senza seguaci e una pagina Facebook con pochi fan, nell'era del web 2.0, inducono diffidenza, un po' come i tavoli vuoti di un ristorante il sabato sera. Proprio per evitare un simile imbarazzo Twitter 1k offre 1000 “follower” sul celebre servizio di microblogging al prezzo di 24,97 dollari. A patto però di accontentarsi di lettori qualunque. Se si opta, invece, per utenti mirati bisogna prepararsi a sborsare di più: 1000 lettori fedeli con un interesse per l'argomento trattato dall'account sono venduti al prezzo di 34,97 dollari. Tanto? Poco? L'unico modo per capirlo è guardare cosa offrono, e a quanto, altri banchetti specializzati in merce analoga.
Girando l'angolo del supermaket della rete si incontra, per esempio, uSocial la cui offerta per 1000 seguaci sale fino a 87 dollari. In una via di mezzo tra i due concorrenti si colloca SocialKik: il suo prezzario recita 35 dollari per utenti qualsiasi, 50 per quelli veramente interessati. E se le differenze su questi numeri non appaiono cospicue, il divario tra le offerte può salire di molto lungo la scala delle ambizioni sociali. Per chi ha deciso di pensare in grande e desidera (in 18 mesi di tempo) portarsi a casa la bellezza di 100 mila aficionados, SocialKik si accontenta di 900 euro, mentre i rivali di uSocial arrivano fino a 3.479 (ma in un anno).
Ma siccome non si vive di soli messaggi da 140 caratteri, nel mercato dei falsi sentimenti digitali c'è spazio anche per chi vende profili su Facebook e rimpolpa così di fan le pagine, spesso scarne, di aziende e istituzioni di ogni genere. 1000 sodali sul social network più popolare del pianeta si vendono da un minimo di 55 a un massimo di 197 dollari. Anche in questo caso, però, dipende dalle esigenze. Le offerte di operatori come RajPromotions, infatti, garantiscono, per soli 195 dollari, fan della nazionalità o della localizzazione desiderata. Senza contare che se non si vuole correre il rischio che i propri eventi vadano deserti, bastano 50 euro per 5000 inviti. Chi stia pensando ad organizzare quest'estate feste in spiaggia può sempre farci un pensierino. Anche perché, giurano i gestori del sito, la formula è soddisfatti o rimborsati.