Lo ha detto il ministro Isaac Herzog, confermando le parole di Tony Blair, per il quale il cambiamento è probabile. La pressione internazionale su Israele è aumentata dopo il raid contro una flottiglia di aiuti diretta nella Striscia
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Israele sta valutando le modalità per alleggerire il blocco di Gaza. Lo ha detto oggi il ministro del Welfare Isaac Herzog, che ha definito controproducente l'attuale politica e ha confermato le parole dell'inviato per il Medio Oriente Tony Blair, secondo cui il cambiamento è probabile. "E' tempo di porre fine alla chiusura nella sua forma attuale. A Israele non porta nulla. Da un punto di vista diplomatico, provoca grandi problemi di immagine", ha detto Herzog a Radio Israele.
Il ministro ha detto che Israele ha informato Blair - il quale a sua volta ha spiegato la situazione ieri ai ministri degli Esteri Ue - che intende "permettere un più semplice passaggio dei beni" verso la Striscia di Gaza. "Al momento, stanno lavorando sui dettagli tecnici di una formula aggiornata che impedirebbe anche il contrabbando di munizioni verso la Striscia".
La pressione internazionale affinché Israele tolga o alleggerisca il blocco quella che lo Stato ebraico definisce la "chiusura" dell'enclave è aumentata, in particolare dal sanguinoso raid israeliano del 31 maggio scorso contro una flottiglia che portava aiuti verso Gaza. Ieri Blair ha detto che Israele ha espresso il proprio accordo di principio a iniziare ad alleggerire il blocco di Gaza nel giro di alcuni giorni. Nelle sue dichiarazioni, Herzog non ha indicato un calendario per rivedere la propria politica in merito. Israele ha imposto il blocco poco dopo la vittoria elettorale a Gaza, nel 2006, del movimento fondamentalista Hamas. Le misure sono state rese ancora più stringenti dopo che nel 2007 Hamas ha preso il potere. La Ue vuole che Israele accetti l'ingresso di tutti i prodotti destinati a Gaza, proibendone solo alcuni indicati in una lista.
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Il ministro ha detto che Israele ha informato Blair - il quale a sua volta ha spiegato la situazione ieri ai ministri degli Esteri Ue - che intende "permettere un più semplice passaggio dei beni" verso la Striscia di Gaza. "Al momento, stanno lavorando sui dettagli tecnici di una formula aggiornata che impedirebbe anche il contrabbando di munizioni verso la Striscia".
La pressione internazionale affinché Israele tolga o alleggerisca il blocco quella che lo Stato ebraico definisce la "chiusura" dell'enclave è aumentata, in particolare dal sanguinoso raid israeliano del 31 maggio scorso contro una flottiglia che portava aiuti verso Gaza. Ieri Blair ha detto che Israele ha espresso il proprio accordo di principio a iniziare ad alleggerire il blocco di Gaza nel giro di alcuni giorni. Nelle sue dichiarazioni, Herzog non ha indicato un calendario per rivedere la propria politica in merito. Israele ha imposto il blocco poco dopo la vittoria elettorale a Gaza, nel 2006, del movimento fondamentalista Hamas. Le misure sono state rese ancora più stringenti dopo che nel 2007 Hamas ha preso il potere. La Ue vuole che Israele accetti l'ingresso di tutti i prodotti destinati a Gaza, proibendone solo alcuni indicati in una lista.
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