La Mezzaluna Rossa ha comunicato che tre imbarcazioni e un aereo, carichi di aiuti umanitari sono pronte a partire verso la città palestinese. Intanto Abu Mazen dice a Barack Obama: “Togliere il blocco aiuterebbe Hamas”
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Gaza, attacco alla flotta pacifista. I VIDEO
La Mezzaluna Rossa ha reso noto che due mercantili iraniani, carichi di aiuti umanitari, sono pronti a partire per la Striscia di Gaza. Le imbarcazioni attenderebbero solo il “via libera” del ministero degli Esteri, di Teheran. Gli iraniani vogliono inviare due navi questa settimana, una terza la successiva; e un aereo con aiuti umanitari attraverso l'Egitto.
Intanto secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz il presidente palestinese Abu Mazen si è detto contrario a sollevare il blocco navale a Gaza perché aiuterebbe Hamas. Stando alla stampa israeliana il presidente dell'Anp ne ha anche parlato al presidente Usa, Barack Obama. La questione dell'assedio alla Striscia palestinese è stata al centro dei colloqui tra Obama e Abu Mazen, mercoledì scorso. Secondo fonti diplomatiche europee aggiornate sui colloqui dalla Casa Bianca, Abu Mazen ha sottolineato ad Obama la necessità di aprire i valichi di frontiera nella Striscia e allentare l'assedio, senza però sostenere Hamas.
Secondo il quotidiano, tra i punti sollevati da Abbas c'è che la questione del blocco navale non dovrebbe essere sollevata in questo momento; e qualunque azione per allentare il blocco dovrebbe essere condotta con cautela e gradualmente così da non costituire una vittoria per Hamas. Secondo Mahmoud Abbas, Israele dovrebbe consentire l'ingresso a una maggiore quantità di merci, materiale umanitario e da costruzione; ma questo potrebbe essere fatto aprendo i valichi terrestri e non con la revoca del blocco navale.
Nel frattempo il vicepremier israeliano Dan Meridor in una intervista alla stampa turca ha affermato che la commissione di inchiesta che indagherà sul raid israeliano contro le navi che trasportavano aiuti umanitari a Gaza avrà una presenza internazionale: "Ci saranno componenti internazionali nella commissione che sarà istituita. Niente è ancora deciso, ma sarà composta da cinque israeliani e due o tre stranieri", ha spiegato Meridor al quotidiano "Haberturk".
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La Mezzaluna Rossa ha reso noto che due mercantili iraniani, carichi di aiuti umanitari, sono pronti a partire per la Striscia di Gaza. Le imbarcazioni attenderebbero solo il “via libera” del ministero degli Esteri, di Teheran. Gli iraniani vogliono inviare due navi questa settimana, una terza la successiva; e un aereo con aiuti umanitari attraverso l'Egitto.
Intanto secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz il presidente palestinese Abu Mazen si è detto contrario a sollevare il blocco navale a Gaza perché aiuterebbe Hamas. Stando alla stampa israeliana il presidente dell'Anp ne ha anche parlato al presidente Usa, Barack Obama. La questione dell'assedio alla Striscia palestinese è stata al centro dei colloqui tra Obama e Abu Mazen, mercoledì scorso. Secondo fonti diplomatiche europee aggiornate sui colloqui dalla Casa Bianca, Abu Mazen ha sottolineato ad Obama la necessità di aprire i valichi di frontiera nella Striscia e allentare l'assedio, senza però sostenere Hamas.
Secondo il quotidiano, tra i punti sollevati da Abbas c'è che la questione del blocco navale non dovrebbe essere sollevata in questo momento; e qualunque azione per allentare il blocco dovrebbe essere condotta con cautela e gradualmente così da non costituire una vittoria per Hamas. Secondo Mahmoud Abbas, Israele dovrebbe consentire l'ingresso a una maggiore quantità di merci, materiale umanitario e da costruzione; ma questo potrebbe essere fatto aprendo i valichi terrestri e non con la revoca del blocco navale.
Nel frattempo il vicepremier israeliano Dan Meridor in una intervista alla stampa turca ha affermato che la commissione di inchiesta che indagherà sul raid israeliano contro le navi che trasportavano aiuti umanitari a Gaza avrà una presenza internazionale: "Ci saranno componenti internazionali nella commissione che sarà istituita. Niente è ancora deciso, ma sarà composta da cinque israeliani e due o tre stranieri", ha spiegato Meridor al quotidiano "Haberturk".