Top Kill, l'operazione per fermare la fuoriuscita di petrolio, va avanti, ma bisognerà aspettare almeno due giorni per sapere se sarà efficace. Intanto il New York Times rivela alcuni malfunzionamenti
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Top Kill, l'operazione per chiudere la falla nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon va avanti ma bisogna avere pazienza. Lo ha detto il Chief Operating Officer di Bp Doug Suttles secondo cui i risultati dell'operazione non si potranno conoscere prima delle prossime 48 ore. Suttles ha confermato che l'operazione prosegue a singhiozzo tra fasi di pompaggio e fasi di osservazione.
Il New York Times intanto ha rivelato che l'operazione sarebbe stata sospesa per una seconda volta in due giorni. L'ultima sospensione sarebbe avvenuta alle 2.30 di notte, seguita a quella di mercoledì dopo undici ore di attivazione. Gli stop denunciati dal tecnico, che ha chiesto di rimanere anonimo, non sono invece stati resi noti dalla società che continua a dare segnali positivi. Un portavoce di Bp, Andy Gowers, aveva fatto sapere che BP non aveva comunque intenzione di commentare 'passo passo' l'operazione.
Ieri è stato il giorno della visita di Barack Obama nella zona colpita dal disastro ambientale. Il presidente americano, citando Truman, si è assunto la responsabilità della gestione della crisi. "Sono il presidente è il compito spetta a me" ha detto, prima di aggiungere che "Dobbiamo agire immediatamente, senza ulteriori ritardi. Siamo concentrati su questo, dobbiamo rispondere in maniera adeguata".
Obama ha poi concluso sottolineando che "non sappiamo bene quali saranno i risultati della procedura "top kill": se funzionerà sarà una buona notizia, se no una squadra composta dai massimi scienziati del mondo guidati dal ministro dell'Energia sta esplorando ogni possibile piano di contingenza. Continueremo a dispiegare tutti i nostri sforzi" per arginare "la perdita più grande della storia americana".
Top Kill, l'operazione per chiudere la falla nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon va avanti ma bisogna avere pazienza. Lo ha detto il Chief Operating Officer di Bp Doug Suttles secondo cui i risultati dell'operazione non si potranno conoscere prima delle prossime 48 ore. Suttles ha confermato che l'operazione prosegue a singhiozzo tra fasi di pompaggio e fasi di osservazione.
Il New York Times intanto ha rivelato che l'operazione sarebbe stata sospesa per una seconda volta in due giorni. L'ultima sospensione sarebbe avvenuta alle 2.30 di notte, seguita a quella di mercoledì dopo undici ore di attivazione. Gli stop denunciati dal tecnico, che ha chiesto di rimanere anonimo, non sono invece stati resi noti dalla società che continua a dare segnali positivi. Un portavoce di Bp, Andy Gowers, aveva fatto sapere che BP non aveva comunque intenzione di commentare 'passo passo' l'operazione.
Ieri è stato il giorno della visita di Barack Obama nella zona colpita dal disastro ambientale. Il presidente americano, citando Truman, si è assunto la responsabilità della gestione della crisi. "Sono il presidente è il compito spetta a me" ha detto, prima di aggiungere che "Dobbiamo agire immediatamente, senza ulteriori ritardi. Siamo concentrati su questo, dobbiamo rispondere in maniera adeguata".
Obama ha poi concluso sottolineando che "non sappiamo bene quali saranno i risultati della procedura "top kill": se funzionerà sarà una buona notizia, se no una squadra composta dai massimi scienziati del mondo guidati dal ministro dell'Energia sta esplorando ogni possibile piano di contingenza. Continueremo a dispiegare tutti i nostri sforzi" per arginare "la perdita più grande della storia americana".