Marea nera, Bp: pagheremo tutte le spese

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Obama attacca la compagnia petrolifera British Petroleum: il disastro è colpa sua. Minacciata anche la Florida. Ci vorranno almeno 90 giorni per contenere la macchia di greggio che ha già raggiunto le dimensioni dello Stato di Porto Rico. FOTO E VIDEO

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La chiazza di petrolio continua ad espandersi. Sono tre le perdite che dal fondo del mare minacciano le coste Usa con danni biologici e ambientali la cui entità è difficile prevedere.
"Ci siamo preparati al peggio, anche se speriamo il meglio", ha detto Barack Obama che ha voluto visitare personalmente la zona colpita del disastro e ha ammesso che la perdita di greggio nel Golfo
del Messico
è "potenzialmente un disastro ambientale senza precedenti".
Ha poi puntato l'indice senza esitazione sulla compagnia petrolifera British Petroleum che, ha detto, dovrà pagare il prezzo del disastro ambientale: "La Bp è responsabile di questa perdita e la Bp pagherà il conto".
E puntuale arriva la risposta della British Petroleum che si impegna ufficialmente a pagare "tutti i costi necessari e adeguati per la ripulitura" della marea nera creata dalla fuoriuscita sottomarina di petrolio dalla sua piattaforma affondata nel Golfo del Messico.

Intanto arriva il primo contraccolpo concreto per l'industria della pesca statunitense, causato dalla marea nera nel Golfo del Messico. Il governo Usa ha proibito ogni tipo di attività di pesca per almeno 10 giorni nelle acque più colpite dal flusso di petrolio che sta fuoriuscendo dalla piattaforma della British Petroleum: il divieto imposto dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) riguarda l'area compresa tra la foce del fiume Mississippi fino allo spazio di mare dinanzi a Pensacola Bay, al largo della Florida.
Dalla Louisiana arriva un terzo della produzione nazionale di ostriche e l'industria ittica nel Golfo del Messico porta circa 2,4 miliardi di dollari alla regione; Eil Golfo del Messico, essenziale punto di sosta per gli uccelli migratori, è anche vitale per la deposizione delle uova di peschi, gamberetti e granchi. La NOAA, che ha prelevato campioni di acqua e frutti di mare, sta cercando di valutare l'impatto sulla salute dei prodotti eventualmente pescati.

La marea nera inizia a mietere vittime anche sulle coste del Mississsippi. Almeno venti tartarughe marine sono state trovate morte sulle spiagge tra Bay St. Louis a Biloxi.


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