Sanità, l'appello bipartisan di Obama

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Vertice a Washington sulla Sanità, il presidente Usa ha chiesto a democratici e repubblicani di trovare "punti di consenso" per portare l'America alla tanto agognata riforma

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Il conto alla rovescia è iniziato. Il presidente statunitense Barack Obama, pronto a spendere sul sogno della mutua per tutti gran parte del suo capitale politico, ha lanciato a una quarantina di deputati e senatori un appello al consenso bipartisan: "Non concentriamoci su quanto ci divide, ma su quello che ci unisce". La Casa Bianca ha dato a Capitol Hill tempo fino al 26 marzo per condurre in porto l'ambiziosa riforma sanitaria che per 75 anni ha eluso i suoi predecessori.

Il presidente ha invitato repubblicani e democratici a non trasformare il tutto "in un teatrino politico", auspicando che il progetto "non si trasformi in una battaglia ideologica" perché "ci sono punti di contatto" tra i piani delle due parti. Il presidente ha anche bacchettato i suoi avversari: "Non potete pretendere che qualsiasi forma di regolamentazione del mercato assicurativo sia un fardello opprimente che produrra' effetti terribili per i consumatori". Le speranze di Obama sono state gelate dai repubblicani che hanno chiesto al presidente di rinunciare al suo progetto e "ripartire da zero" per mettere punto un'autentica bozza bipartisan.

Intanto secondo il Wall Street Journal emerge che Obama pur di far approvare il suo progetto sarebbe disposto a ridimensionarlo ulteriormente dimezzando l'estensione dell'assistenza sanitaria dai 31 milioni della bozza di lunedì scorso a 15 milioni di cittadini.
Questa cifra rappresenta un terzo rispetto ai 46 milioni del testo originario, ormai abbandonato dopo 9 mesi di stallo al Congresso insieme all'idea di creare una sorta di assicurazione sanitaria pubblica. Questo obiettivo, scrive il Wsj, sarebbe raggiunto obbligando le assicurazione a lasciare i giovani fino a 26 anni nei piani mutualistici dei genitori e allargando - ma di poco - i due programmi federali, Medicaid (riservata agli indigenti) e la Children's Health Insurance Program. Per il governo federale il costo di questo piano C sarebbe di un quarto rispetto ai 950 miliardi di dollari in dieci anni del progetto lanciato da Obama lunedì scorso.

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