Turchia, sventato presunto golpe

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Il primo ministro turco Recep Erdogan - Foto Ap
TURKEY BOSNIA SERBIA

Lo ha annunciato il premier Erdogan. Le autorità avrebbero arrestato almeno 40 persone, tra cui diversi ufficiali ed ex ufficiali dell'esercito. Ma l'opposizione accusa e parla di una bufala

Il premier turco Recep Tayyp Erdogan ha annunciato, durante una visita a Madrid che le autorità turche hanno sventato un tentativo di colpo di Stato militare e "oltre 40 persone sono state fermate".
Tra le persone arrestate ci sono anche 14 ufficiali, di cui sette in congedo e sette ancora in servizio. Tra loro figurano l'ex capo di stato maggiore dell'aeronautica, Ibrahim Firtina, gli omologhi della marina, Ozden Ornek e dell'esercito Ergin Saygun. Sono tutti accusati di aver organizzato l'operazione "Balyoz" che puntava a screditare il governo islamico moderato dell'Akp di Erdogan.

Questa nuova ondata di arresti, secondo le fonti, sarebbe da collegare ad un altro presunto colpo di Stato, progettato nel 2003 e rivelato dalla stampa filogovernativa a gennaio.  A parlarne per primo fu il quotidiano Taraf secondo il quale il piano aveva lo scopo di creare il caos nel Paese con atti di violenza e terrorismo. Stando al giornale, il piano (denominato in codice 'Balyoz', ovvero martello) prevedeva che i militari facessero esplodere bombe nelle moschee, attaccassero con ordigni incendiari i musei e facessero precipitare un aereo di linea turco per far sembrare che fosse stato abbattuto da un caccia militare greco. Scopo finale del piano, sempre secondo Taraf, era quello di fare pressione sull'Akp da pochi mesi al potere e screditarlo dimostrando che non era in grado di proteggere la popolazione.

Diversi analisti laici, dal canto loro, ritengono che pure questo nuovo asserito piano golpista sia una bufala ideata da ambienti filogovernativi per creare maggiore simpatia popolare nei confronti dell'esecutivo di Erdogan. Anche l'opposizione sostiene che, almeno in parte, la vicenda sia una montatura per screditare i più accaniti rivali politici dell'Akp.

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