Il 57% degli elettori ha votato contro la possibilità di costruire dei minareti: questo l'esito definitivo del referendum svoltosi oggi nella Confederazione
A larga maggioranza i cittadini svizzeri hanno deciso oggi di vietare la costruzione dei minareti, ma non l'esportazione di materiale bellico. Stando ai risultati definitivi, il finanziamento speciale del traffico aereo è inoltre stato approvato chiaramente.
A dispetto dei sondaggi, l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti in Svizzera è stata sostenuta dal 57,5% dei votanti. A contribuire al risultato sorprendente vi è probabilmente l'elevata partecipazione al voto, che ha raggiunto quasi il 54%. I
n Ticino la modifica costituzionale è stata accolta dal 68%, nei Grigioni dal 58,6%. Soltanto quattro cantoni hanno optato per il 'no': Ginevra, Neuchatel, Vaud e Basilea città.
La vittoria dei siì nel referendum anti-minareti in Svizzera è "un ostacolo sulla via dell'integrazione e del dialogo interreligioso nel mutuo rispetto", secondo la Conferenza dei vescovi svizzeri. "Non abbiamo saputo rispondere ad alcune paure legate all'integrazione di diverse religioni e culture in Svizzera", ha ammesso il portavoce Walter Mueller citat dall'agenzia di stampa svizzera Ats. A suo avviso, ha influito sul risultato anche la situazione dei cristiani, vittime di discriminazione e oppressione, in alcuni paesi musulmani.
A dispetto dei sondaggi, l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti in Svizzera è stata sostenuta dal 57,5% dei votanti. A contribuire al risultato sorprendente vi è probabilmente l'elevata partecipazione al voto, che ha raggiunto quasi il 54%. I
n Ticino la modifica costituzionale è stata accolta dal 68%, nei Grigioni dal 58,6%. Soltanto quattro cantoni hanno optato per il 'no': Ginevra, Neuchatel, Vaud e Basilea città.
La vittoria dei siì nel referendum anti-minareti in Svizzera è "un ostacolo sulla via dell'integrazione e del dialogo interreligioso nel mutuo rispetto", secondo la Conferenza dei vescovi svizzeri. "Non abbiamo saputo rispondere ad alcune paure legate all'integrazione di diverse religioni e culture in Svizzera", ha ammesso il portavoce Walter Mueller citat dall'agenzia di stampa svizzera Ats. A suo avviso, ha influito sul risultato anche la situazione dei cristiani, vittime di discriminazione e oppressione, in alcuni paesi musulmani.