Si aggrava il bilancio della strage avvenuta a Hegang, al confine con la Russia. Sotto terra c'erano 528 persone, 400 sono riuscite a scappare
E' salito a 87 il numero di morti causati dall'esplosione di gas avvenuta ieri in una miniera di carbone della Cina nord orientale. Nella miniera, che si trova a una decina di chilometri dalla città di Hegang, al confine con la Russia, c'erano 528 persone al lavoro e circa 400 di loro sono riusciti a mettersi in salvo. Altri 21 operai sono però ancora intrappolati sottoterra mentre almeno una ventina di lavoratori sono ricoverati in ospedale per le ferite subite.