Bufera su Gordon Brown: gaffes sui caduti in Afghanistan
MondoIl primo ministro scrive una lettera di condoglianze sbagliando il nome del caduto. Nella telefonata di scuse, la madre del soldato lo accusa di non preoccuparsi abbastanza dei miltari in missione. E la trascrizione finisce in rete
"Non avrei mai creduto di venire tirata così in basso da dover litigare con il primo ministro del mio stesso paese" è una delle frasi che in questi giorni stanno scuotendo la Gran Bretagna. A pronunciarla, nel corso di una telefonata con Gordon Brown, è stata Jacqui Janes, madre di Jamie, un soldato di vent'anni caduto lo scorso ottobre in Afghanistan. Il primo ministro aveva pensato di scrivere di proprio pugno una lettera di condoglianze alla famiglia, sbagliando però sia il nome del ragazzo che il cognome della famiglia, oltre a commettere 25 errori di ortografia. Nel tentativo di rimediare con una telefonata di scuse, conversazione registrata dalla signora e resa pubblica dal Sun, il primo ministro non è riuscito a difendersi davanti all'accusa di non proteggere abbastanza i propri soldati.
La signora Janes viene da una famiglia di militari. Suo figlio, come racconta nella telefonata, è la quinta generazione che presta servizio in fanteria e dunque, come tiene a precisare a Gordon Brown, "non è una stupida". Le sue accuse al primo ministro sono serie e circostanziate e fanno direttamente riferimento all'equipaggiamento dei soldati. "Quando avevo diciotto anni", racconta la signora Janes nella telefonata con Brown, "qualcuno ha detto che il peggior nemico del nostro esercito è il Ministero del Tesoro. Non sa quanto avevano ragione". Facendosi forza dalle lettere di tante altri madri, Jacqui Janes spiega al primo ministro che i soldati sono costretti a comprarsi di tasca propria l'equipaggiamento per l'Afghanistan. La signora continua chiedendo come mai i Merlin, elicotteri meglio equipaggiati, siano "parcheggiati" in Gran Bretagna anzichè venire usati in Afghanistan.
Il problema degli elicotteri per la signora è centrale. Secondo le ricostruzioni il giovane James sarebbe potuto essere salvato. Il giovane fante è morto dissanguato in attesa dell'arrivo di un elicottero che avrebbe potuto salvarlo. "Io so "dice la madre di Jamie a Gordon Brown "che mio figlio sarebbe potuto sopravvivere, ma è morto dissanguato. Come si sentirebbe se uno dei suoi figli, Dio gliene scampi, andasse in guerra, facendo qualcosa che lui pensa possa servire a proteggere la sua regina e il suo paese, e a causa di una mancanza, una MANCANZA di elicotteri, una mancanza di equipaggiamenti, suo figlio si dissanguasse a morte?". E, di fronte alle frasi di circostanza del primo ministro, la signora Janes insiste "Dove sono i soldi? Siete in grado di mettere tutti quei soldi nel salvataggio di una banca. Perché non darli alle nostro truppe?"
Poi, con molta dignità, la signora Janes dice al primo ministro: "Non vorrei sembrarle irrispettosa, ma la sua lettera Signor Brown è un insulto a mio figlio. C'erano 25 errrori, 25". Brown si difende: "No, non c'erano". E la signora Janes: "Signor Brown, ho la lettera davanti a me!".
E quando il primo ministro tenta di giustificarsi dando la colpa alla sua brutta calligrafia, dicendo che "il nome di Jamie l'ho scritto in modo corretto", la madre del ragazzo morto in Afghanistan non cambia idea: "Mi permetta di dissentire. Ho la lettera davanti a me e mi permetta di dissentire".
La diffusione di questa telefonata arriva a otto mesi dalle prossime elezioni politiche, rendendo più difficile una campagna elettorale nella quale i laburisti partono già svantaggiati dai sondaggi negativi.
La signora Janes viene da una famiglia di militari. Suo figlio, come racconta nella telefonata, è la quinta generazione che presta servizio in fanteria e dunque, come tiene a precisare a Gordon Brown, "non è una stupida". Le sue accuse al primo ministro sono serie e circostanziate e fanno direttamente riferimento all'equipaggiamento dei soldati. "Quando avevo diciotto anni", racconta la signora Janes nella telefonata con Brown, "qualcuno ha detto che il peggior nemico del nostro esercito è il Ministero del Tesoro. Non sa quanto avevano ragione". Facendosi forza dalle lettere di tante altri madri, Jacqui Janes spiega al primo ministro che i soldati sono costretti a comprarsi di tasca propria l'equipaggiamento per l'Afghanistan. La signora continua chiedendo come mai i Merlin, elicotteri meglio equipaggiati, siano "parcheggiati" in Gran Bretagna anzichè venire usati in Afghanistan.
Il problema degli elicotteri per la signora è centrale. Secondo le ricostruzioni il giovane James sarebbe potuto essere salvato. Il giovane fante è morto dissanguato in attesa dell'arrivo di un elicottero che avrebbe potuto salvarlo. "Io so "dice la madre di Jamie a Gordon Brown "che mio figlio sarebbe potuto sopravvivere, ma è morto dissanguato. Come si sentirebbe se uno dei suoi figli, Dio gliene scampi, andasse in guerra, facendo qualcosa che lui pensa possa servire a proteggere la sua regina e il suo paese, e a causa di una mancanza, una MANCANZA di elicotteri, una mancanza di equipaggiamenti, suo figlio si dissanguasse a morte?". E, di fronte alle frasi di circostanza del primo ministro, la signora Janes insiste "Dove sono i soldi? Siete in grado di mettere tutti quei soldi nel salvataggio di una banca. Perché non darli alle nostro truppe?"
Poi, con molta dignità, la signora Janes dice al primo ministro: "Non vorrei sembrarle irrispettosa, ma la sua lettera Signor Brown è un insulto a mio figlio. C'erano 25 errrori, 25". Brown si difende: "No, non c'erano". E la signora Janes: "Signor Brown, ho la lettera davanti a me!".
E quando il primo ministro tenta di giustificarsi dando la colpa alla sua brutta calligrafia, dicendo che "il nome di Jamie l'ho scritto in modo corretto", la madre del ragazzo morto in Afghanistan non cambia idea: "Mi permetta di dissentire. Ho la lettera davanti a me e mi permetta di dissentire".
La diffusione di questa telefonata arriva a otto mesi dalle prossime elezioni politiche, rendendo più difficile una campagna elettorale nella quale i laburisti partono già svantaggiati dai sondaggi negativi.