Un attacco suicida nel sud-est del Paese ha provocato la morte del capo del battaglione di terra delle Guardie della rivoluzione e di altri quattro alti ufficiali dello stesso reparto. Decine di vittime e feriti
Questa mattina in Iran un kamikaze si è fatto esplodere durante una assemblea di capi tribù nel Beluchistan. Tra le decine di vittime, almeno 20 morti, si contano i Guardiani della rivoluzione, il corpo d'elite delle forze di sicurezza iraniana, civili ed esponenti di spicco del potere tribale.
L'attacco, il più grave degli ultimi anni in Iran, è stato compiuto a Pisheen, al confine con il Pakistan, nella provincia del Sistan-Beluchistan. Il comando dei Guardiani della rivoluzione ha subito puntato il dito contro "elementi stranieri" legati agli Usa.
"L'arroganza globale ha provocato i mercenari che hanno compiuto l'attacco terroristico contro i Pasdaran e i notabili dei gruppi etnici locali", si afferma in un comunicato dei Guardiani della rivoluzione letto alla televisione di Stato. Nel linguaggio del regime iraniano 'arroganza globale' sta ad indicare in genere le potenze occidentali e in particolare gli Stati Uniti.
In passato Teheran ha accusato gli Usa e la Gran Bretagna di avere armato e organizzato gruppi separatisti iraniani attivi nelle regioni di frontiera. "Senza dubbio - affermano ancora i Pasdaran nella nota - rientra nella strategia degli stranieri e di nemici dell'establishment e della rivoluzione minare l'unità fra sciiti e sunniti e mostrare che i Guardiani della rivoluzione sono incapaci di garantire la sicurezza di questa provincia". Cioè del Sistan-Baluchistan, nel sud-est dell'Iran vicino al confine con il Pakistan.
L'attentatore ha colpito alle 8,30 locali (le 6,30 del mattino in Italia) di fronte a una palestra nella quale i Guardiani stavano completando i preparativi per il meeting tra leader locali sciiti e sunniti.
"Obiettivo dei terroristi", ha detto il presidente del parlamento Ali Larijani, è di turbare la sicurezza nella provincia e impedirne lo sviluppo economico. Ma senza dubbio i Guardiani agiranno con più energia per ripristinare la sicurezza".
L'attentato di oggi è in assoluto il più grave mai compiuto ai danni di questo potentissimo corpo d'elite. Il più grave attentato avvenuto nel Sistan-Baluchistan prima di quello di oggi risale al febbraio del 2007, quando 11 Pasdaran furono uccisi e una trentina feriti con una bomba che fu fatta esplodere contro l'autobus su cui viaggiavano.
I Guardiani della rivoluzione sono il corpo militare d'elite del regime iraniano, in prima linea contro i movimenti di opposizione al governo di teheran. Il generale Shoushtari, che era anche comandante vicario delle forze di terra dei Pasdaran, si trovava nella città di Sarbaz, nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, per prendere parte ad un incontro tra i capi di diversi clan con lo scopo di favorire una riconciliazione tra popolazione sciita e sunnita.
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