Dopo lo storico accordo sulla normalizzazione delle relazioni restano i problemi irrisolti: il riconoscimento del genocidio armeno e la questione del Nagorno-Karabakh, enclave cristiana in Azerbaijan occupata militarmente dagli armeni
All'indomani di storico accordo sulla normalizzazione delle relazioni tra Turchia e Armenia, ecco spuntare i problemi pendenti. Prima fra tutti la questione del Nagorno-Karabakh, l'enclave cristiana in Azerbaigian occupata militarmente dall'Armenia. Il premier turco Erdogan è stato chiaro: "La riapertura delle frontiere tra Turchia e Armenia si schierò con l'Azerbaijan islamico e turcofono, è condizionata a progressi nei negoziati tra Armenia e Azerbaigian. Poi c'è la questione del massacro degli armeni. Il milione di morti di quello che l'Armenia definisce il genocidio negato del 1915.