Centinaia i morti, migliaia i dispersi nelle acque dell'oceano pacifico. Il sisma di magnitudo 8 seguito da un maremoto ha distrutto interi centri abitati e strutture alberghiere sopratutto nelle Samoa Occidentali
Fra i cadaveri finora identificati ci sono cinque australiani, un neozelandese e un bambino inglese di due anni. Non si ha notizia di vittime italiane. I parenti dei turisti e residenti stranieri cercano disperatamente i propri cari ma le comunicazioni sono rese difficili. Strade bloccate, tetti scoperchiati, barche arenate nei boschi. L'entroterra è invaso da acqua e detriti. Le autorità locali continuano a chiedere l'intervento di aiuti internazionali. Aerei militari australiani, neozelandesi e americani hanno sbarcato personale medico e di soccorso, cibo, acqua e medicine.