Afghanistan, nuova ipotesi: l'auto esplosa forse era ferma

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Proseguono le indagini sulla strage degli italiani a Kabul. Secondo gli ultimi rilievi l'automobile imbottita di tritolo sarebbe stata ferma e non avrebbe urtato il lince come detto in precedenza nella ricostruzione dei fatti

Quello che sembrava certo, all'inizio, viene ora ribaltato dai primi risultati delle indagini su quella mattina di giovedì, a Kabul. L'auto imbottita di tritolo era praticamente ferma, secondo lo studio del cratere lasciato dall'esplosione. Un cratere quadrato, di due metri per due. E se il veicolo non era immobile, procedeva comunque molto lentamente. Un punto fondamentale questo perché mette in dubbio la presenza di un kamikaze favorendo l'ipotesi di un'autobomba comandata a distanza. Secondo punto da chiarire, gli spari dopo l'esplosione. Un verbale già acquisito dalla procura di Roma conterrebbe la deposizione di uno dei sopravvissuti e confermerebbe la tesi degli spari in aria da parte degli italiani per scongiurare atti di sciacallaggio. Spari che secondo indiscrezioni troverebbero conferma anche in un video girato con il cellulare da uno dei feriti. Uno studio importante, quello della dinamica dell'attentato, perché, dicono i vertici militari, aiuta a capire gli sviluppi della tensione nella capitale afgana.

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