Secondo alcuni blog ci sarebbero stati nuovi scontri a Teheran tra polizia e sostenitori del leader riformista Mousavi. Dall'estero, 45 premi Nobel firmano un appello rivolto agli iraniani: "Non perdete la speranza, non vi abbiamo abbandonato"
A due giorni dall'inizio del processo in massa ai suoi oppositori, Mahmoud Ahmadinejad è stato riconfermato presidente della Repubblica islamica. La cerimonia di investitura, come previsto, è stata condotta dalla Guida suprema del Paese l'Ayatollah Khamenei, gran protettore di Ahmadinejad. Ma nessuno dei leader dell'opposizione era presente. Non l'ayatollah Rafsanjani, non Khatami, non il moderato Karroubi e naturalmente neanche Moussavi, il candidato riformista che si considera il legittimo e defraudato vincitore delle presidenziali di giugno. La loro assenza, nella rigida etichetta della Repubblica islamica, è stato uno strappo palese.Secondo alcuni blog iraniani ci sarebbero stati nuovi scontri a Teheran tra polizia e sostenitori del leader riformista Mousavi. Dall'estero, 45 premi Nobel hanno firmato un appello rivolto agli iraniani: "Non perdete la speranza - si legge - non vi abbiamo abbandonato".