La Corte Suprema ha respinto l'appello della multinazionale del tabacco, che dovrà quindi versare 145 milioni di dollari alla vedova di un fumatore morto di cancro nel 1999
Sentenza storica negli Stati Uniti contro le lobby del tabacco. La Corte suprema ha infati respinto il ricorso della Philip Morris, che dovrà quindi pagare ben 145 milioni di dollari alla vedova di Jesse William, un bidello dell'Oregon morte per un tumore ai polmoni nel 1997 dopo aver fumato per 40 anni. La Philip Morris è stata ritenuta colpevole di frode in quanto nelle sue campagne pubblicitarie avrebbe fatto credere che le sigarette leggere non provocassero danni o dipendenza da tabacco. Novità in arrivo anche in Italia, con l'introduzione del cosiddetto bugiardino.