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Sentinelli di Milano in piazza contro il governo: "Resistiamo'"

Lombardia

Presenti in piazza varie associazioni tra cui Arcigay, Famiglie Arcobaleno e il coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano

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Manifestazione in piazza Fontana organizzata dai Sentinelli di Milano. I partecipanti si sono presentati con una moltitudine di magliette, sciarpe e fazzoletti rossi, come richiesto dagli organizzatori, per la protesta antifascista denominata 'Resistiamo'. La scelta di piazza Fontana ha "un valore simbolico", spiegano gli organizzatori, in corrispondenza del fatto che "la seconda carica dello Stato Ignazio La Russa si vanta di avere una storia importante a destra che richiama un passato non bello di questo Paese".

©Ansa

Il presidio

Presenti in piazza varie associazioni tra cui Arcigay, Famiglie Arcobaleno e il coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano. Sul palco prende la parola anche Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe, il ferroviere anarchico morto nel 1969 precipitando da una finestra della questura dove si trovava interrogato per la strage di piazza Fontana. Riunito sotto il grido di "Non vogliamo essere la nuova Ungheria o la nuova Polonia", il presidio, spiega il portavoce dei Sentinelli, Luca Paladini, "nasce dal fatto che sono avvenute già cose 'importanti' in termini politici. L'elezione di Fontana e La Russa non sono cose neutre: il fatto che la seconda carica dello Stato si vanti di avere cimeli fascisti in casa e che voglia ristabilire la Festa del Regno d'Italia quanto meno ci inquieta; così come il fatto che la terza carica dello Stato abbia avuto contatti con l'estrema destra europea da anni, e fino a poco tempo fa, con prese di posizione ai limiti dell'incitamento alla violenza nei confronti delle persone omosessuali".

"Non siamo spettatori passivi di quello che succede"

 L'intento della manifestazione, sottolinea Paladini, non è "contestare la legittimità nel voto ma siamo qui a dire che non siamo spettatori passivi di quello che succede". Che ci sia una donna premier "è la dimostrazione che l'elezione di una donna non porta con sé un avanzamento nei diritti per le donne: Giorgia Meloni incarna una cultura patriarcale, è donna ma l'azione del suo agire politico va in una direzione vecchia".

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