Covid, Lombardia in zona arancione scuro. Superata la soglia dei 5mila nuovi casi
LombardiaL'ordinanza che dispone maggiori restrizioni a partire dalla mezzanotte e fino al 14 marzo. Chiuse tutte le scuole ad eccezione degli asili nido. Oggi in Lombardia si registrano 5.174 nuovi contagi
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La Lombardia in zona arancione scuro a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 14 marzo. L'ordinanza del presidente Fontana prevede, tra le altre cose, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione degli asili nido.
Intanto, la Giunta di Regione Lombardia dovrebbe approvare la prossima settimana un provvedimento congiunto dell'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e del vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, per consentire le vaccinazioni anche all'interno delle aziende.
Oggi in Lombardia si registrano 5.174 nuovi contagi su 53.563 tamponi effettuati.
Infermiera scrive la proposta di matrimonio sul camice e la foto fa il giro del web. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:41 – Signorelli: “Covid si batte solo con misure rapide”
"Le misure per il contenimento del virus devono essere rapide e rigorose". Lo sostiene il professor Carlo Signorelli, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia e docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano. In un'intervista pubblicata su Lombardia Notizie Online il professor Signorelli sottolinea come "la decisione di collocare l'intera Lombardia in fascia 'arancione rafforzata' sia dettata da indicatori che non lasciano spazio a interpretazioni differenti da quanto deciso dal presidente Fontana". "Nell'ultima settimana le chiamate al 112 per emergenze infettive e respiratorie hanno fatto registrare un aumento - prosegue il professor Signorelli - in tutte le aree regionali. Lo stesso discorso vale per la percentuale tra i tamponi effettuati e il numero di soggetti positivi riscontrati". "Nel comprendere le difficoltà che molte famiglie si troveranno ad affrontare per decisioni così importanti - conclude Carlo Signorelli - è giusto e doveroso far comprendere a tutti i lombardi che solo agendo in questo modo si potrà fronteggiare la minaccia delle varianti che incombe sempre più in Lombardia e, in generale, su tutto il Paese. Varianti che purtroppo colpiscono, a differenza del recente passato, in maniera più forte e veloce anche i giovani. In tale senso, ripeto, è corretto agire in maniera rapida e rigorosa, per il bene di tutti".
17:59 – Confcommercio: “1,7 miliardi perdite nel terziario”
"Almeno 1,7 miliardi di euro" è il conto di Confcommercio Lombardia sulle perdite del terziario regionale a seguito delle chiusure alternate per zone rosse, gialle e arancioni dall'inizio del 2021. "Una cifra enorme, e approssimata per difetto, per la quale le imprese ancora non hanno ricevuto ristori e non sanno con precisione quando li avranno" commenta il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, Carlo Massoletti. La stima arriva alla vigilia dell'ingresso in arancione "scuro" per la regione. "Sarà un altro durissimo colpo" rileva Massoletti e Confcommercio Lombardia chiede, quindi, che si faccia in fretta con il nuovo Decreto Sostegni. "Bisogna fare presto: l'ultimo intervento di ristoro risale a dicembre. Il tempo è la vera discriminante per la salvezza, l'unico salvagente in grado di impedire alle imprese di affondare e di poter avere lo slancio necessario per sfruttare i primi fondi del PNRR che arriveranno nei prossimi mesi. Auspichiamo che le risorse siano sufficienti e i ristori, quindi, arrivino per tutti i settori colpiti e a tutte le imprese che hanno subito calo di fatturato, senza distinzione" afferma Massoletti. "Senza dimenticare che gli imprenditori sono schiavi di una continua incertezza che ha una ricaduta devastante, anche in termini psicologici. E' chiaro, infine, a tutti che l'orizzonte debba essere quello di un ritorno alla normalità: per questo occorre accelerare la campagna vaccinale. Il tempo per la tenuta del sistema economico è quasi scaduto" conclude Massoletti.
17:58 – Vaccini, n Lombardia 117mila insegnanti prenotati
"Sono già oltre 117mila le prenotazioni del personale scolastico per accedere alla campagna vaccinale di Regione Lombardia che prenderà il via lunedì 8 marzo. Ottimo monitoraggio". Lo scrive l'assessore regionale all'Istruzione, Fabrizio Sala, sul suo profilo Twitter.
17:22 – In Lombardia 5.174 nuovi contagi su 53.563 tamponi
In Lombardia nelle ultime ore si registrano 5.174 nuovi contagi su 53.563 tamponi effettuati. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 532, quelli negli altri reparti sono 4.735 mentre le persone in isolamento domiciliare sono 67.127.
16:19 - Città metropolitana Milano: “Su ordinanza nessuna condivisione”
La decisione del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di firmare un'ordinanza che classifica, a partire dalla mezzanotte di oggi, l'intera regione come zona arancione scuro "è uno schiaffo a tutte le istituzioni milanesi che da mesi si sono adoperate, di concerto con la Prefettura e le società del trasporto pubblico locale, per garantire la riapertura in sicurezza delle scuole". Lo ha sottolineato in una nota la consigliera delegata alla Mobilità della Città metropolitana di Milano, Beatrice Uguccioni. "Le famiglie, gli studenti, il mondo della scuola e gli amministratori locali si trovano ancora una volta davanti al fatto compiuto senza che vi sia stata alcuna condivisione o coinvolgimento da parte della Regione - ha aggiunto -. Questa scelta è significativa del valore che viene oggi attribuito da parte di Palazzo Lombardia al diritto allo studio e alla formazione delle giovani generazioni. E' inaccettabile che si continui a far pagare il prezzo della propria incapacità alle studentesse e agli studenti".
15:19 - Gori: "A Bergamo previsti vaccini solo per il 38% abitanti"
Sono troppo pochi i vaccini previsti nella provincia di Bergamo secondo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che via twitter chiede di correggere questo "errore". "Il piano vaccinale presentato da Regione Lombardia - spiega - prevede che sia vaccinato il 60% della popolazione. Risulta quindi incomprensibile perché la previsione per la provincia di Bergamo si fermi a 417mila persone, pari al 38%. Se si tratta di un errore, va immediatamente corretto".
14:20 - Girelli: “Ancora dubbi sulla corretta valutazione dei dati”
“La nuova ordinanza che applica restrizioni a tutto il territorio regionale è arrivata improvvisa. Sebbene opportuna, vista l’evidente recrudescenza della pandemia in questa ultima settimana, è certamente una decisione che ancora una volta mette in dubbio la corretta raccolta e valutazione dei dati”, ha detto Gianni Girelli, presidente della Commissione d’Inchiesta regionale Covid19. “Come mai, infatti, non si è aspettato il parere del comitato tecnico scientifico di domani? Come mai non sono stati coinvolti i sindaci che solo due giorni fa avevano lamentato il mancato coinvolgimento nelle decisioni? Forse la risposta è tutta nei numeri: forse anche questa volta sono stati sottovalutati e mal interpretati i dati delle ultime due settimane. Da qui l’accelerazione di questa mattina – ha aggiunto Girelli – Rincorrere la pandemia è stata la strategia di Regione Lombardia per tutta la prima fase. Ma speravamo che l’esperienza avesse portato a protocolli più efficaci, dopo oltre un anno di convivenza forzata col virus. Di più, ricorrere alle ordinanze d’urgenza nel momento in cui stenta a decollare la campagna vaccinale significa non avere pieno controllo della gestione della recrudescenza dei contagi. E speriamo che questo stop non infici la programmazione in atto per le somministrazioni”.
14:06 - Fontana: “Temo che con pandemia dovremo convivere a lungo”
"Bene fa il ministro Giorgetti a portare avanti un'attività per cercare di rendere l'Italia autonoma nella produzione dei vaccini, in quanto temo che con la pandemia dovremo convivere ancora a lungo, forse anni". Lo ha dichiarato poco fa il governatore lombardo Attilio Fontana, parlando con i cronisti al termine dell'incontro istituzionale svoltosi in Provincia a Sondrio. "C'e anche il problema della carenza di medici per la somministrazione - ha aggiunto Fontana - ciò è dovuto alle scelte sbagliate del passato con tagli del 20% al personale sanitario di cui ora paghiamo le conseguenze. Meglio pensare a più investimenti nella sanità. Non ci sono poi vaccini a sufficienza per pensare a una vaccinazione massiva. La vaccinazione del personale docente inizierà nel fine settimana. Ma intanto le scuole restano tutte chiuse, salvo i nidi”.
13:25 - Vaccini, Fontana: “Hanno tutti stessa efficacia e sicurezza”
"Si deve sfatare ciò che alcuni vanno dicendo. Non esistono vaccini di serie A e si serie B. Tutti i prodotti utilizzati in Lombardia sono di eguale efficacia e sicurezza. Tutti hanno ricevuto il benestare, il via libera dagli enti preposti, come Ema e Aifa. Chi si sottopone a vaccinazione lo fa unicamente con dosi tutte certificate". Lo ha affermato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, al termine dell'incontro a Sondrio in videoconferenza con i sindaci e i presidenti delle Comunità Montane.
13:19 - Vaccini: in Lombardia ieri somministrazione per 9.298 over 80
Nella giornata di ieri hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid 8.514 anziani over 80, a cui si aggiungono i 784 che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino, per un totale di 9.298 dosi somministrate. Dall'inizio della campagna over 80 del 18 febbraio, sono state somministrate complessivamente a questa categoria di cittadini 94.998 dosi. La vaccinazione under 80 ieri ha riguardato 13.544 persone e quindi complessivamente ieri sono state somministrate 22.842 dosi di vaccino anti-Covid. Intanto la campagna di vaccinazione rivolta agli anziani over 80 ha raggiunto le 562.803 adesioni, di questi 343.176 hanno effettuato la registrazione tramite il portale, 189.989 si sono rivolti ai farmacisti e 29.596 si sono iscritti tramite i medici di medicina generale.
13:14 - Vaccini in Lombardia: "Ok a scuole paritarie e professionali"
Docenti, collaboratori, volontari delle Scuole paritarie lombarde e personale dei Centri di Formazione Professionale entrano a pieno titolo nella campagna vaccinale anti Covid-19 di Regione Lombardia. Dopo l'interlocuzione avvenuta con le Istituzioni Scolastiche Paritarie, si è giunti a un accordo che prevede l'inserimento di tutti i nominativi del personale docente e non docente all'interno della Piattaforma di Regione Lombardia per poter accedere alla campagna di vaccinazione. "Abbiamo chiesto a tutte le istituzioni scolastiche paritarie - ha spiegato Fabrizio Sala, assessore all' Istruzione, Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia - di inviarci l'elenco del personale entro domani per poter inserire tutti i nominativi nel portale per poi accedere alla campagna vaccinale. In questo modo riusciremo a coprire tutti coloro che operano all'interno degli istituti scolastici non statali". Stesso discorso per il personale docente e non, dei Centri di Formazione Professionale, che a partire da questo pomeriggio potranno registrarsi presso il sito dedicato della Regione Lombardia. "Mi auguro - ha commentato l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli - che vi sia una piena e convinta adesione di tutti i lavoratori a quali, peraltro, invio il mio rinnovato sentimento di stima e gratitudine per il lavoro eccezionale che stanno facendo con le decine di migliaia di studenti iscritti nei loro percorsi. Ricordo, infatti, che la formazione professionale lombarda non si è mai fermata e, anzi, ha continuato a svolgere in modo egregio la propria attività".
13:02 - Attilio Fontana: "Progressione contagio è preoccupante"
"La misura dopo il Bresciano si è resa necessaria per gli indicatori di quasi tutti i territori dove la progressione dei contagi è preoccupante". Questo è quanto ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine dell'incontro a Sondrio con i rappresentanti delle Comunità montane e i sindaci del territorio, commentando la nuova ordinanza che estende a tutta la regione le misure della zona arancione rinforzato.
13:04 - Vaccini, a Viggiù 50% adesioni under 25, anziani oltre 90%
Gli anziani sono molto più disponibili a farsi vaccinare contro il Covid che i giovani: lo conferma il risultato della vaccinazione di massa attuata nel comune di Viggiù (Varese), che terminerà oggi. Fino a ieri - hanno spiegato dall'Ats Insubria - avevano aderito poco più del 50% degli under 25, il 60% nella fascia fra i 25 e i 44 per poi salire gradualmente fino al 90% delle persone dai 75 anni in su. Più precisamente sono stati somministrati in tutto 2.549 vaccini su 3185 invitati a vaccinarsi. Di questi 1.079 erano di Astrazeneca e i restanti di Moderna, Ci sono stati finora 140 vaccinati under 25, 254 di un età compresa fra i 25 e i 34 anni, 347 fra i 35 e i 44, 491 fino a 55 anni, 442 fino a 64 e 420 dai 75 anni in su.
12:33 - Attilio Fontana: "Restrizioni per preservare aree meno colpite"
"La Commissione indicatori Covid-19 Regione Lombardia, a seguito dell'analisi dei dati effettuata, ha condiviso la necessità di superare la differenziazione tra aree assumendo interventi di mitigazione rinforzati per tutto il territorio regionale con l'obiettivo, oltre che di contenere l'incremento di contagi, di preservare le aree non ancora interessate da una elevata incidenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando la decisione di porre tutta la Lombardia in zona arancio rafforzato.
12:15 - 'Variante Viggiù' al vaglio degli scienziati
E' al vaglio degli scienziati la "variante Viggiù" del Covid-19, rilevata dai medici di Ats Insubria nella popolazione dell'omonimo comune in provincia di Varese che, per stessa conferma dell'ente, è il primo ed unico caso in Italia con tre diverse varianti del virus trovate, ovvero quella "autoctona" al momento sconosciuta, quella scozzese e quella inglese. "Stiamo valutando in laboratorio la variante che, al momento, sembra essere stata contenuta - ha spiegato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso - potrebbe trattarsi di una variante 'fallimentare', ovvero non in grado di sviluppare maggiore infettività e quindi destinata a scomparire, oppure il contrario". Al momento, ha aggiunto il direttore, "non vi sono evidenze di una variante analoga in altre parti d'Italia" e anche a Viggiù non sono stati trovati ulteriori casi. La cittadina al confine con la Svizzera è il primo comune dove, a seguito di un focolaio particolarmente esteso, si è deciso di procedere con una vaccinazione di massa della popolazione. Oggi, ha spiegato Catanoso, "è l'ultimo giorno per la popolazione di Viggiù per la somministrazione del vaccino, fatto salvo per i positivi che verranno invece vaccinati dopo l'estate e gli under 18". Relativamente ai dati della provincia di Varese e Como, su cui ha competenza Ats Insubria, il direttore sanitario ha reso noto l'incremento di contagi nelle scuole secondarie relativamente a Como e nelle scuole primarie relativamente il varesotto, a circa una e due settimane dalla riapertura delle scuole. "C'è uno studio in corso per capire se le scuole siano un punto di partenza o meno per i contagi - ha precisato Catanoso - credo personalmente si tratti di uno dei momenti più pericolosi non per quanto concerne le lezioni, ma per quando i ragazzi escono dagli istituti". "Quando c'era la guerra - ha concluso - per due o tre anni i nostri genitori non sono andati a scuola, bisogna combattere questa guerra con tutte le armi che abbiamo".
11:50 - Lombardia verso zona arancione scuro dalla mezzanotte di oggi
Dalla mezzanotte di oggi e fino al 14 marzo tutta la Lombardia sarà in arancio rinforzato. È quanto prevede l’ordinanza che il presidente Attilio Fontana dovrebbe firmare oggi e che ingloberà anche tutte le precedenti. Chiuse dunque tutte le scuole, aperti solo gli asili nido, vietati gli spostamenti verso le seconde case anche all’interno della stessa regione, accesso limitato nelle attività commerciali (uno per nucleo familiare) e divieto utilizzo aree gioco parchi. L’ordinanza dispone inoltre il divieto di fare visite in case altrui.
11:28 - Vaccini, verso l’ok alla somministrazione in aziende
La Giunta di Regione Lombardia dovrebbe approvare la prossima settimana un provvedimento congiunto dell'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e del vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, per consentire le vaccinazioni anche all'interno delle aziende. La decisione, da quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Lombardia, consentirebbe anche di alleggerire il peso sui centri vaccinali quando inizierà la campagna di vaccinazione di massa.
9:35 - Giovane di Viggiù a coetanei: "Vaccinatevi si torna a vita"
Ultime ore a Viggiù (Varese) per la vaccinazione di massa, predisposta non solo per il numero di contagi, ma soprattutto per l'elevata presenza delle varianti del virus, come quella scozzese, rilevata per la prima volta in Italia. Da inizio settimana tutti gli abitanti stanno ricevendo la convocazione nel punto vaccino, aperto nella palestra della scuola media del vicino paese di Saltrio. La 'chiamata' è avvenuta per fasce di età e nelle ultime fasi tocca ai più giovani quelli che hanno compiuto i 18 anni. "La risposta degli anziani è stata più che soddisfacente - ha detto Emanuela Quintiglio, il sindaco del paese, al confine con la Svizzera - potremmo dire al 90%, poi man mano che cala l'età la percentuale si è abbassata, e i più giovani, devo ammettere, stanno arrivando in numero inferiore ai loro nonni". "Io l'ho fatto appena mi hanno chiamato, perchè voglio tornare al più presto alla normalità - ha detto Melissa 19 anni, uscendo dal box vaccino - penso sia una cosa importantissima soprattutto per noi giovani, voler comunque viaggiare, tornare a scuola, fare tutto quello che si faceva nella vita di prima, certo ho avuto un pò paura e credo che tutti siano un pò insicuri, ma del resto casa bisogna fare per tornare alla normalità?". Poi ha rivolto un appello ai suoi coetanei: 'è importante vaccinarsi, quindi quando si viene chiamati bisogna presentarsi". Viggiù, come ha ricordato ieri durante la sua visita Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia per il Piano Vaccinale;, è il primo paese in Italia per cui è stata predisposto un piano di vaccinazione di massa. Poco più di 5000 abitanti, il comune della Valceresio dopo 2 settimane di zona rossa è passato in 'arancione rafforzato'.
7:10 - Record di contagi in provincia di Brescia: sono 1.325
Sono 1.325 i nuovi positivi al Coronavirus registrati a Brescia, la provincia ora in "arancione spinto" dove continuano ad aumentare i casi. Si tratta di quasi il 30% dei 4.590 contagi da Coronavirus registrati in Lombardia. Invece, la dimensione statistica dei nuovi casi di Covid-19 su base comunale in provincia di Bergamo mostra, per la settimana che va dal 24 febbraio al 2 marzo, un incremento complessivo di nuovi casi pari a +630 (+ 49% rispetto alla settimana precedente), con media giornaliera di nuovi casi pari a 274 (184 la settimana precedente). "Ciò determina un ulteriore incremento della curva epidemica", evidenzia Ats Bergamo. Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, sale da 112 casi della scorsa settimana a 167 per 100mila abitanti.