Evasione fiscale, soldi pizzerie riciclati in marchio di abbigliamento

Lombardia

Gli indagati avrebbero omesso i pagamenti di tasse e contributi e distratto sistematicamente capitale della loro catena di pizzerie, con sede nelle province di Monza, Milano e Varese. Il denaro veniva poi reinvestito in un marchio di moda sponsorizzato anche da personaggi noti di musica e spettacolo

Quattro imprenditori sono stati sottoposti a misura cautelare, in carcere e ai domiciliari, tra la Lombardia e la Campania, con accuse a vario titolo per bancarotta fraudolenta, frode fiscale e autoriciclaggio, dopo un'indagine della Guardia di Finanza di Monza. Si tratta di marito e moglie di origine campana ma residenti in Lombardia, della madre della donna e di un prestanome residenti al sud. Sono ancora in corso le perquisizioni e i sequestri preventivi di beni a carico dei quattro, per un totale di circa un milione e duecentomila euro.

L'accusa

I quattro avrebbero omesso i pagamenti di tasse e contributi e distratto sistematicamente capitale della loro catena di pizzerie "Donn'Angelin", con sede nelle province di Monza, Milano e Varese. Il denaro di provenienza illecita veniva poi riciclato investendolo nel marchio di abbigliamento "Albagia", sponsorizzato anche da personaggi noti di musica e spettacolo.

Le indagini sono state condotte grazie a intercettazioni telefoniche, analisi di supporti informatici, nonché accertamenti della documentazione contabile ed extra contabile. 

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