Cremona, truffa fondi Covid sottratti a onlus: un arresto e 7 indagati

Lombardia

L'inchiesta riguarda una presunta distrazione di fondi alla onlus 'Uniti per la provincia di Cremona', costituita per sostenere ospedali e organizzazioni impegnati in prima linea durante la prima ondata della pandemia

I militari della guardia di finanza di Cremona hanno arrestato ieri A. M., di Soresina, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e al riciclaggio. Altre sette persone risultano indagate. L'inchiesta riguarda una presunta distrazione di fondi alla onlus 'Uniti per la provincia di Cremona', costituita per sostenere gli ospedali e organizzazioni impegnati in prima linea nel pieno della prima ondata della pandemia.

Le accuse

L'arrestato, gestore di locali notturni, secondo gli inquirenti avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti e avrebbe minacciato alcuni testimoni per le dichiarazioni rilasciate durante la prima fase dell'inchiesta. Sotto la lente ci sarebbero circa 250mila euro sottratti alla onlus. L'indagine ipotizza inoltre prelievi illeciti e soldi dirottati su conti correnti esteri, in Bulgaria e Gran Bretagna.

Nella vicenda erano già indagati R. C., gestore di fatto dell'ente benefico e poi sospeso, e C. B., titolare di un'impresa di vendita di stufe e caldaie, per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e alla truffa. 

Da uno degli indagati richieste a sfondo sessuale

Secondo gli inquirenti, dalle intercettazioni e da alcuni messaggi individuati nel telefono cellulare di R. C., l'ex segretario della onlus emergerebbero pagamenti da parte dell'associazione ad almeno due soggetti di sesso maschile. Scrive il gip: "Le dazioni che i soggetti affermavano di aver ricevuto, oltre all'ammontare di quelle ricevute dall'Associazione, sono significative di una consistente destinazione di somme da parte del Crotti per realizzare le proprie bizzarre fantasie sessuali". Fra le testimonianze, quella di un fornitore durante l'interrogatorio. Ai pm, ha raccontato: "Mi metteva a disagio, faceva proposte di tipo sessuale a me e ai miei collaboratori, era assillante. Nei miei confronti sono sempre rimaste proposte".

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