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Covid, tra Milano e provincia 2.023 nuovi casi

Lombardia
©Ansa

Si tratta di oltre il 50% dei nuovi casi: 960 a Milano città. Seguono le province di Monza e Brianza con 439, Brescia con 177, Como con 141, Bergamo con 113, Pavia con 109 e Varese  con 105

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano

 

La città metropolitana di Milano è sempre la zona più colpita con oltre il 50% dei nuovi casi: sono 2.023 i nuovi contagiati, di cui 960 a Milano città. Sono 3.570 i nuovi positivi in Lombardia con 21.324 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 16,7%, in leggera crescita rispetto a ieri (16,3%).

Intanto, a poche ore dal match di San Siro contro la Roma, in programma stasera alle 20.45, al Milan sono risultati positivi al tampone Gigio Donnarumma e Hauge. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:56 - Scala, 16 positivi nel coro: stop attività per 2 giorni

 Sale a 16 il numero di coristi contagiati dal Coronavirus alla Scala: dopo la scoperta che nove cantanti donne erano positive, oggi sono arrivati i tamponi del coro uomini, e anche qui 9 cantanti sono risultati positivi. Anche per questo, e in attesa del risultato dei tamponi fatti all'orchestra, per due giorni è stata sospesa l'attività delle masse artistiche e dei tecnici di palcoscenico. E' stata spostata a domani la riunione del sovrintendente Dominiqye Meyer con i sindacati ai quali spiegherà quali sono le intenzioni per il futuro. Cancellati per la chiusura dei teatri decisa dal governo il balletto Giselle e l'opera Bohème l'intenzione è concentrarsi sulla Lucia di Lammermoor che aprirà la stagione 21/22. L'intenzione del teatro è infatti di non rinunciare alla prima del 7 dicembre, casomai andando in scena senza pubblico ma in diretta tv sulla Rai. Le prove sono già state messe in calendario, con le letture d'orchestra previste dall'11 novembre. Dei prossimi passi però Meyer intende parlare al cda, con la convocazione di una seduta straordinaria, e con il sindaco Beppe Sala, che è presidente del teatro, e con il quale comunque ha già avuto contatti telefonici. 

18:36 - Centro Milano si spegne: "Siamo al collasso"

Alle 17, complice anche la pioggia, il centro di Milano appare già spettrale. Pochissime le persone in giro, anche nei negozi, e i bar che si apprestano alla prima chiusura delle 18 per effetto del Dpcm, hanno già i tavolini quasi tutti vuoti. Al Camparino storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, il salotto della città, la Milano da bere è solo un ricordo, non c'è la ressa al banco per prendere lo Spritz o l'Americano, ma solo un paio di clienti ben distanziati che bevono da soli. Ai tavoli qualche persona che però a breve dovrà lasciare il locale. "Sì, passavo di qua e mi sono detto che poteva essere l'ultima volta che vengo in centro per un po' - ha spiegato Alessandro che lavora al teatro alla Scala e si è concesso un aperitivo anticipato - , ho fatto un ultimo brindisi sperando di tornare presto ad una situazione normale". Il dehor di Cracco alle 17:30 è già deserto e chi entra per bere qualcosa viene avvisato che alle 18 si tira giù la serranda. Dal centro storico al quartiere di Brera la situazione non cambia. I gestori dei locali iniziano a ritirare sedie e tavolini. Anche al bar Jamaica, caffè storico amato da artisti e scrittori, che il prossimo anno compirà 110 anni l'atmosfera è lugubre mentre si fa l'ultimo caffè a una ragazza che arriva dieci minuti prima della chiusura. "Questo posto esiste da quasi 110 anni, speriamo di compierli il prossimo anno, altrimenti Milano perderà anche questa ricchezza - ha spiegato la titolare Micaela Mainini, terza generazione della famiglia al Jamaica - . Siamo oltre la disperazione, alla tragedia più totale, al collasso, ci hanno messo in ginocchio e ci prendono in giro. Questo è un lockdown e diranno che noi siamo aperti di giorno e quindi guadagniamo, è oltre l'umana decenza, non si muore solo di Covid. Noi abbiamo 15 mila euro al mese solo di spese di affitto". Al bar di fronte un cameriere tira giù la serrando e dice "andiamo male".

18:27 - Nel Milanese 2.023 casi

Sono 3.570 i nuovi positivi in Lombardia con 21.324 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 16,7%, in leggera crescita rispetto a ieri (16,3%). I decessi sono 17 per un totale di 17.252 morti in regione dall''inizio della pandemia. Crescono sia i ricoverati in terapia intensiva (+11, 242) che quelli negli altri reparti (+133, 2.459). La città metropolitana di Milano è sempre la zona più colpita con oltre il 50% dei nuovi casi: sono 2.023 i nuovi contagiati, di cui 960 a Milano città. Seguono le province di Monza e Brianza (439), Brescia (177), Como (141), Bergamo (113), Pavia (109) e Varese (105).

18:13 - Documentario su una primaria di Milano durante il lockdown

"Questo film vuole essere un piccolo "manuale" di sopravvivenza da quella che è stata definita la guerra del nostro tempo, la pandemia da Coronavirus, ma anche dalle tante piccole e grandi battaglie del quotidiano. Oggi che ci siamo scoperti tutti più deboli e fragili, vedere che la scuola sa resistere e trovare nuovi modi di esprimersi nelle case delle persone, è un messaggio di grande speranza": così Roberto Ronchi e Mara Corradi presentano il loro documentario 'La scuola a casa', nato alla fine del lockdown e girato nella primaria Giacomo Leopardi, alla periferia Nord di Milano, in un quartiere multietnico come la Bovisa. Mara e Roberto, giornalista lei, regista lui, hanno una figlia di 7 anni che frequenta proprio quella scuola e che lo scorso anno, appena scattata la chiusura, era in prima elementare. "Non conoscevamo ancora bene le maestre e viviamo un po' ai margini del quartiere, così - racconta oggi Mara - ci siamo sentiti un po' abbandonati, ma poi ci siamo confrontati con insegnanti e altri genitori e abbiamo capito quanto la nostra visione fosse distorta". La dirigente ha aderito subito al progetto del documentario, mettendo a disposizione spazi e referenti, poi 25 tra genitori e docenti si sono fatti intervistare, rivelando una comunità solidale fatta di mamme italiane che insegnano la lingua a quelle straniere, di bambini che non vengono lasciati indietro nemmeno con la didattica a distanza, di ceste sospese per aiutare chi non riesce più a mettere insieme il pranzo con la cena. "Ora, se dovessimo arrivare di nuovo alla dad ci sentiremmo più forti, saremmo meno critici e più collaborativi - sottolinea Mara - giudicare tutto è un'abitudine diffusa, ma ora c'è bisogno di scommettere sulla scuola. Dal nostro documentario non esce una ricetta magica, ma trapela una grande cura nei confronti dei bambini: questo periodo ci sta insegnando che avere fiducia nella scuola pubblica è ancora un valore". Per finanziare le spese del documentario, tra cui la realizzazione dei sottotitoli in cinese e in arabo, le lingue più parlate dopo l'italiano in Bovisa, è attivo un crowdfunding su produzioni dal basso.

17:50 - JazzMi si ferma dopo 4 giorni e 60 concerti "sicuri"

Chi ha partecipato ai primi 60 concerti del festival negli ultimi quattro giorni ha visto con che scrupolo e responsabilità abbiamo applicato le normative sanitarie e con quanta dedizione abbiamo mantenuto le distanze per farvi stare vicini alla musica. JAZZMI continua a essere coraggio, solidarietà e tenacia": così gli organizzatori Luciano Linzi e Titti Santini annunciano che JAZZMI "si ferma in rispetto a un DCPM che non dà spazio a soluzioni per gli eventi live". Sono oltre novanta gli eventi annullati fra quelli in programma da oggi al primo novembre. Tra i concerti cancellati quelli di Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Intra. Il festival, che ha coinvolto oltre 350 artisti, 60 tecnici e 30 organizzatori, dà quindi appuntamento per la sua sesta edizione nell'autunno del 2021. Nelle prossime ore verranno avviate le procedure con le piattaforme di biglietteria per dar via alle diverse forme di rimborsi.

17:49 - Milano, oggi percentuale passeggeri su mezzi pubblici al 38%

Nel primo giorno di mini lockdown, con la Dad già partita per le scuole superiori, a Milano, secondo quanto apprende l'ANSA, la percentuale di passeggeri trasportata sui mezzi pubblici nella prima parte della giornata è scesa al 38% rispetto al 41% della fine della scorsa settimana. Il raffronto è sui dati dello stesso periodo dello scorso anno. L'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli questa mattina aveva spiegato che "dieci giorni fa eravamo al 55%".

17:24 - Protesta gestori sale slot a Milano

I proprietari delle sale slot di Milano si sono trovati questo pomeriggio a protestare sotto la sede della Regione Lombardia, e a loro si sono unite altre persone, circa un centinaio, che poi si sono mosse in corteo, bloccando alcune strade della città. I manifestanti si sono spostati intorno alle 17 verso piazza Duca d'Aosta e qui si sono fermati al parcheggio taxi accanto alla stazione Centrale al grido di 'libertà, libertà'. ''Sono morte migliaia di persone l'anno scorso e non era il Covid", dicono lamentandosi delle chiusure. A circondarli un cordone di forze dell'ordine in tenuta antisommossa a cui chiedono di "buttare tutto per terra e venite dalla nostra parte". "Bisogna prendere i delinquenti veri non i lavoratori", spiegano.

16:23 - Arci Milano: "Da noi proposte, ma serve supporto"

"Vorremmo un confronto con le amministrazioni locali per presentare proposte, per offrire il sostegno di Arci alla collettività e in special modo a chi è più in difficoltà, ma anche per chiedere che il mondo dell'associazionismo e dei circoli venga adeguatamente supportato in questo difficilissimo momento". Lo scrive Maso Notarianni, presidente del Comitato Territoriale dell'Arci di Milano, Monza e Brianza, Lodi, aggiungendo che "i nostri circoli sono soggetti a limitazioni, come altri settori, ma i sostegni economici per noi sono praticamente inesistenti". Notarianni ricorda che "l'associazionismo ricreativo e culturale non solo ha aiutato il contenimento della pandemia adottando da subito stringenti procedure igienico-sanitarie, ma ha anche effettuato interventi diretti e concreti, come nella campagna di primavera di "AiutArci a Milano" - che ha portato spesa a domicilio, pacchi alimentari e mascherine in piena sicurezza, a migliaia di cittadini milanesi e della città metropolitana di Milano in difficoltà - e offrendo un sostegno culturale e morale senza il quale le misure tecniche risultano meno efficaci". Ora "dobbiamo riavviare "AiutArci a Milano" con una campagna d'autunno a cui noi siamo preparati, ma che richiede anche la collaborazione, la partecipazione e il sostegno delle amministrazioni locali". Arci sottolinea che "è indispensabile che le misure contro la pandemia non si esauriscano nei sussidi, perché questa durerà purtroppo a lungo, e il dopo non sarà comunque come il prima". 

16:22 - Ristoratori Milano dal prefetto: "Nostre richieste a Roma"

È durato poco più di mezz'ora l'incontro tra una delegazione dei ristoratori, in protesta contro il nuovo Dpcm, e il prefetto di Milano, Renato Saccone, che ha ascoltato le loro istanze. Il prefetto "ha recepito le nostre richieste e ha detto che già dalle prossime ore, immediatamente, le avrebbe mandate a Roma, alla Presidenza del Consiglio - ha spiegato Alfredo Zini, ristoratore anima della protesta milanese al termine del confronto -. Trova che le nostre richieste siano corrette ed eque e che sicuramente rappresentano degli spunti affinché i prossimi provvedimenti possano tenere conto di queste nostre idee". Tra le richieste dei ristoratori e gestori di pub e bar c'è quella di uniformare il decreto del presidente del Consiglio con l'ordinanza regionale lombarda che impone il coprifuoco dalle 23. "Uno dice di chiudere ‪alle 18‬ e la Regione dice che il coprifuoco comincia ‪alle 23‬. Ci sono 5 ore in cui tutto potrebbe succedere - ha proseguito Zini -. Consumare all'aria aperta e nelle piazze alcolici o bevande, mentre andiamo a chiudere ristoranti e locali". 

16:16 - Sala: "Bene Conte, ristoro a chi soffre limitazioni"

"Non ho mai fatto mancare critiche all'esecutivo ma mi pare che il governo stia cercando di mediare tra le necessità del sistema e del territorio": è quanto ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo in Consiglio comunale. "E' molto duro risentire il clima da lockdown che torna a spegnere il Paese - ha aggiunto Sala - è necessario ristorare velocemente quelle categorie che in particolare soffriranno limitazioni, e in questo senso apprezzo le parole di Conte e i suoi propositi". 

15:59 - Sala: "Intensive sotto controllo, preoccupa il trend"

"Attualmente la situazione nei reparti di terapia intensiva è molto inferiore ai picchi primaverili ma preoccupa il trend": è quanto ha detto il sindaco di milano Giuseppe Sala nel corso del suo intervento nel Consiglio comunale. Sala ha ricordato che "a Milano il covid ha portato via più di 2.400 persone" e "molti settori degli ospedali stanno smettendo la loro missione tipica per esser centri covid, i sintomatici premono sui pronto soccorso e la pressione su medici e sanitari sta aumentando, con minor possibilità per curare malati d'altro genere"

15:41 - Ristoratori in protesta a Milano: “Rivedere il Dpcm”

La pioggia non ferma la rabbia dei ristoratori, gestori di bar e pub di Milano e provincia che si sono dati appuntamento a pochi passi dalla Prefettura di Milano per manifestare la loro rabbia contro il nuovo decreto del governo che impone loro la chiusura alle 18. Una delegazione sarà ricevuta dal prefetto di Milano, Renato Saccone. Con loro hanno bandiere tricolore e striscioni con le scritte 'Servono fatti non decreti', 'Falliamo noi fallite voi' e 'No tasse e più aiuti concreti'. Questo nuovo decreto "è peggio del lockdown - ha spiegato Alfredo Zini, ristoratore che ha promosso la protesta a Milano - ci sarà così un mercato parallelo di abusivismo, la gente potrà acquistare alimentari e alcolici e consumarli anche abusivamente per la strada. Chiediamo un allineamento del Dpcm e dell'ordinanza regionale, uno dice chiudere alle 18 e l'altra alle 23". Inoltre i ristoratori chiedono contributi "non a pioggia uguali per tutti ma commisurati alla perdita di fatturato". Inoltre Zini lancia l'allarme per la "chiusura di tante attività che potrebbero finire nelle mani della criminalità organizzata". La delegazione di ristoratori porterà al prefetto un documento con cui la categoria chiede di "rivedere il Dpcm e l'ordinanza regionale, la riduzione proporzionata del pagamento della contribuzione del costo del lavoro, tasse e tributi locali, la lotta all'abusivismo".

14:42 – I tassisti: “Le chiusure alle 18 sono il colpo di grazia”

"Se già il coprifuoco è stata una mazzata per noi come per altre categorie, le chiusure alle 18 sono il colpo di grazia": è quanto dice Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano. "Già sfioriamo pericolosamente - racconta Boccalini - la non attività per ore e ore. Nel senso che ormai le corse si contano sulle dita di una mano e ci sono colleghi che iniziano il turno e lo finiscono con poco più di una corsa all' attivo. Come si fa a sopravvivere così? Capiamo la tutela della salute come diritto prioritario e siamo i primi che hanno sempre rispettato le regole e si sono adeguati, unitamente anche ai ristoratori, che sono quelli che tra tutti credo siano stati tra i più ligi in tal senso". "Ma se a Milano togli i turisti, i lavoratori degli uffici, la gente che esce a cena nei ristoranti o che andava a fare gli aperitivi, oppure al teatro a o al cinema, in giro rimangono giusto i monopattini buttati sui marciapiedi e poco altro. Oramai - conclude Boccalini - facciamo i turni nei parcheggi e novembre sarà forse il mese più difficile mai vissuto lavorativamente se non arrivano aiuti e soluzioni".

13:17 - Gerry Scotti: "Sono positivo"

"Volevo essere io a dirvelo: ho contratto il Covid-19. Sono a casa, sotto controllo medico. Grazie a tutti per l'affetto e l'interessamento" con questo post sul suo profilo Instagram e una foto che lo ritrae sorridente davanti a un microfono il conduttore televisivo Gerry Scotti ha annunciato la sua positività.

12:54 - Dal Comune di Milano 5,5 milioni per assunzioni piccole imprese

Il Comune di Milano sostiene le piccole imprese della città più provate dalla pandemia, come artigiani ed esercenti che hanno negozi di prossimità, con 5,5 milioni di euro che serviranno per la creazione e la stabilizzazione di posti di lavoro. La domanda per ottenere i fondi si potrà presentare da domani fino al 30 dicembre, le risorse messe a disposizione provengono dal Fondo di Mutuo Soccorso istituito lo scorso 9 aprile dal sindaco, Giuseppe Sala, per aiutare le categorie che hanno più risentito della pandemia a livello economico. Ai contributi potranno accedere le microimprese dei settori economici più colpiti durante l'emergenza Covid come attività commerciali al dettaglio in sede fissa (ad esclusione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità), servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, centri estetici), attività della ristorazione, attività di vicinato, strutture ricettive e agenzie di viaggio che abbiano fino a 5 dipendenti e che abbiano subito almeno 56 giorni di chiusura obbligatoria. Due le formule di sostegno previste per i richiedenti. La prima, un contributo massimo di 20mila euro a copertura delle spese sostenute per la creazione per rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato full time. La seconda, un contributo di 15mila euro a copertura delle spese sostenute per contratti di lavoro subordinato a tempo determinato della durata di almeno 12 mesi o per contratti di apprendistato full time.

12:22 - A Milano al via dad al 100%. Preside: “Che delusione”

Erano già tutti pronti perché di fatto solo pochissimi licei avevano riaperto l'anno scolastico con tutti gli studenti in aula. Per la stragrande maggioranza delle scuole superiori di Milano la didattica a distanza coinvolgeva già dal 25 al 50% degli alunni e quindi non è stato un problema rispettare l'ordinanza della Regione Lombardia, che da oggi prevede il 100% di dad. In realtà, l'obiettivo (e la speranza) di molti presidi era arrivare a ottobre con le aule piene e invece l'evoluzione della pandemia ha portato a conseguenze opposte, cancellando gli sforzi fatti per rendere sicure le loro scuole: "Comprendiamo le ragioni dell'economia, ma un Paese che non sa proteggere le sue scuole è senza futuro. Che delusione, che amarezza, che rabbia", scrive Domenico Squillace ai genitori degli studenti del Volta, il liceo scientifico più importante della città da lui diretto.

11:59 - Milan, positivi Donnarumma e Hauge al Coronavirus

A poche ore dal match di San Siro contro la Roma, in programma stasera alle 20.45, al Milan sono risultati positivi al tampone Gigio Donnarumma e Hauge. In passato c'erano stati i casi di Rafael Leao, Duarte, Gabbia e Ibrahimovic. Lo svedese era poi guarito e aveva deciso il derby contro l'Inter con una doppietta. Non solo i giocatori. Ci sono contagiati all’interno dello staff rossonero: "Gli esiti pervenuti ieri sera dal laboratorio hanno riscontrato una positività al tampone di Gianluigi Donnarumma, Jens Petter Hauge e di altri tre membri del gruppo squadra. Tutti sono asintomatici, sono stati immediatamente sottoposti a isolamento domiciliare e sono state informate le autorità sanitarie locali. Oggi tutto il gruppo squadra è stato testato nuovamente, come da protocollo, e non sono risultate nuove positività", si legge sul comunicato. Da ricordare che venerdì scorso il Milan aveva deciso di sospendere tutte le attività del settore giovanile, Primavera esclusa, per il verificarsi di alcuni casi nelle squadre nel vivaio.

11:06 - Massimo Galli: "Vedremo fra due settimane se Dpcm è indovinato"

"Se il nuovo decreto è indovinato lo vedremo fra due settimane": Massimo Galli, responsabile Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, in un'intervista a La Provincia Pavese ha spiegato che "nei prossimi quindici giorni è difficile che l'andamento migliori, ma subito dopo sapremo se sarà riuscito a contenere il contagio". "Sono assolutamente necessari provvedimenti significativi" e dunque il decreto del presidente del Consiglio "arriva a proposito. L'importante è non perdere tempo a discutere". Secondo il professore, comunque "la situazione era preoccupante già un mese fa" e ancora "quello che stiamo vivendo non è un epilogo". "Se gli italiani non si mettono in condizioni di auto-limitazione - ha aggiunto - l'epidemia non si fermerà. Dobbiamo darci una regolata tutti quanti. Persino evitare di passare la domenica in famiglia quando i famigliari sono molti". 

10:39 - Massimo Galli, virologo ospedale Sacco: "Mi auguro che bastino misure dpcm"

Nel dpcm ci sono "interventi improcrastinabili per invertire la tendenza. Mi auguro bastino, ma non lo so e se qualcuno afferma di saperlo, mente. L'unica cosa che sappiamo è che ad aver dato risultato è la chiusura totale, ma si vuole evitare. E lo capisco. Allora dico: il lockdown fatelo per conto vostro; limitatevi alle attività fondamentali legate al vostro lavoro e vedete meno persone possibili". Così in un'intervista a Il Fatto Quotidiano il direttore del dipartimento Malattie infettive del 'Sacco' di Milano Massimo Galli. "La chiusura delle scuole - afferma ancora - è la più dolorosa e difficile da decidere. La differenza fra il 75 e il 100% di dad alle superiori mi sembra una questione di lana caprina". Rispetto all'omogeneità dei provvedimenti in tutto il Paese, Galli ritiene che "una soglia importante di misure va condivisa, è compito delle Regioni e dei sindaci identificare criticità a livello locale per stringere di più se necessario". Il Natale? "Mi preoccupo di quel che succede da qui a venti giorni. Ogni previsione successiva è impossibile. Prima i dati, poi le date". Rispetto al concorso per la scuola "muovere sessantamila persone in questo momento è una cosa che non si dovrebbe fare". "Capisco - dice ancora l'esperto - la disperazione di settori già martirizzati da chiusure e fanno bene a chiedere integrazioni economiche. Ma dirò una cosa un po' brutale: vedo morire di nuovo le persone in ospedale e non ancora per strada. Non significa che non veda la povertà e quelle situazioni di grande disagio sociale. Ma la malattia, prese le misure necessarie, ci lascerebbe il tempo di intervenire su nuove e vecchie povertà". L'ipotesi più negativa è che "in molte parti d'Italia il sistema sanitario andrà in crisi e avremo un numero di morti pauroso, ma questo potrebbe ancora non accadere" e "se saremo più competenti la curva rallenterà". 

9:53 - Su mezzi pubblici 41% passeggeri rispetto scorso anno

Negli ultimi giorni della scorsa settimana eravamo al 41% dei passeggeri, 600mila persone al giorno rispetto a 1,4 milioni dello scorso anno". Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli. "Dieci giorni fa - ha spiegato - eravamo al 55%, i cittadini stanno diminuendo, in virtù delle misure regionali che hanno ridotto alcune attività e poi perché la gente, appena può, cerca di stare di più a casa, di lavorare a distanza; le scuole e le università stanno facendo didattica a distanza, abbiamo meno domanda di trasporti". "Dal 14 settembre - ha aggiunto l'assessore- abbiamo aumentato il 10% di mezzi, sia in metropolitana che in superficie. Questo lo stiamo ulteriormente facendo, soprattutto sulle linee extraurbane. Dobbiamo continuare a farlo, abbiamo in programma nuovi potenziamenti, vanno fatti mirati, laddove c'è maggiore”.

7:15 - Presidio di protesta davanti alla sede di Regione Lombardia

Un centinaio di persone vestite perlopiù di nero, ieri sera, si sono riunite davanti al palazzo della Regione Lombardia a Milano. Non avevano striscioni né sigle di appartenenza visibili ma, secondo quanto riferito da fonti investigative, potrebbero appartenere all'area di destra. La poliziaha presidiato la zona con alcune camionette disposte attorno al Palazzo.