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Covid Milano, aumento casi: oggi 1.858 positivi tra città e provincia

Lombardia
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I casi positivi in Lombardia sono raddoppiati rispetto ad ieri quando erano 2.023. La crescita del rapporto tamponi/positivi è invece inferiore al 2% per effetto del record di esami eseguiti

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano

 

I casi positivi in Lombardia sono raddoppiati rispetto ad ieri quando erano 2.023. Quasi il doppio anche quelli di Milano e provincia, oggi 1858 a fronte dei 1054 di ieri. La crescita del rapporto tamponi/positivi è invece inferiore al 2% per effetto del record di esami eseguiti. 

Il reparto di cardiologia dell'ospedale Sacco di Milano è stato chiuso e non accetta altri pazienti, dopo che sono stati trovati casi di positività al SarsCov2 in una ventina di infermieri e in alcuni pazienti ricoverati. 

"Le strutture sanitarie temporanee allestite nei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo riaprono nei prossimi giorni e garantiranno al sistema lombardo i primi 201 posti letto aggiuntivi di cure intensive, che saranno gradualmente occupati". Lo annuncia in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione della Giunta che ha varato uno specifico provvedimento in materia, proposto dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera.

Intanto, Hakimi è risultato positivo al Covid. Lo comunica l'Inter in una nota.(TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:19 - Inter, Hakimi è positivo al tampone

Hakimi è risultato positivo al Covid. Lo comunica l'Inter in una nota. Il giocatore è asintomatico e seguirà le procedure previste dal protocollo sanitario. "Achraf Hakimi - si legge nella nota - è risultato positivo al Covid-19 in seguito all'ultimo controllo Uefa (previsto dal protocollo della manifestazione) effettuato in vista della gara di questa sera contro il Borussia Moenchengladbach" nella prima giornata dei gironi di Champions League.

16:49 - 118: curva esponenziale problemi respiratori

La curva degli interventi per problemi respiratori e per sintomatologia infettive, a Milano e nella città metropolitana, è in crescita esponenziale. Lo rivelano i dati del 118, i cui interventi a casa dei malati che li avvertono sono in repentino aumento. Secondo i grafici di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) forniti all'ANSA, il picco di ottobre assomiglia sempre di più a quello della scorsa primavera, con oltre 300 interventi al giorno che sono già quasi la metà degli oltre 650 che venivano effettuati nel picco della cosiddetta prima ondata.
Secondo quanto precisato da Areu all'Ansa, i casi di interventi a domicilio per problemi respiratori o infettivi hanno raggiunto i 300 al giorno, quasi la metà del picco della prima ondata, tra marzo e aprile 2020, che ne registrava quasi 700. Solo che allora a guidare il grafico erano le province di Bergamo e Brescia mentre ora sono la città metropolitana di Milano e la provincia di Monza e Brianza. In queste ultime due aree, al primo ottobre 2020, i casi erano un centinaio, con gli interventi sanitari che si sono triplicati in 20 giorni.

16:48 - Chiude l'Alcatraz da questo fine settimana

"Con grande rammarico a partire da questo fine settimana, 23 Ottobre 2020, Alcatraz chiuderà le porte per motivi di sicurezza dopo gli ultimi avvenimenti che racchiudono, nuovo picco di contagi e fasce orarie imposte dall'ultimo decreto ministeriale". Lo annuncia sui social il noto locale milanese. "Invitiamo quindi tutte le persone ad attenersi alle ultime regole emanate dal nostro Governo, in modo da poter ritornare ad una normalità fatta anche di divertimento e svago, musica e spettacolo. Questa nuova chiusura - si legge nel post - ha spento nuovamente ogni forma di show ma uniti e compatti, rispettando le regole, possiamo riaccendere quella luce di speranza che ci aveva permesso di potervi riaccogliere all'interno del nostro locale. A malincuore dobbiamo chiedervi un ulteriore sforzo e purtroppo ancora una volta ci troveremo tutti giù dal palco". 

16:14 - Consiglio comunale torna a riunirsi in video

Visto l'aggravarsi della situazione dei contagi a Milano il Consiglio comunale della città tornerà a riunirsi in modalità video conferenza, con i consiglieri collegati da casa. L'aula era tornata a riunirsi fisicamente a Palazzo Marino, sede del Comune, da poco più di un mese, il 10 settembre, "ma visto l'aggravarsi della situazione, abbiamo pensato, sentiti i capigruppo, che fosse più prudente e opportuno per 2 settimane lavorare a distanza - ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè - . Poi vedremo se ci saranno le condizioni per riprendere e sperimentare una modalità mista" con una parte dei consiglieri a casa e una parte in aula, "per ora ci è sembrato più prudente per i consiglieri e per i lavoratori del Consiglio fare così".

15:27: Riaprono ospedali Fiera Milano e Bergamo

"Le strutture sanitarie temporanee allestite nei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo riaprono nei prossimi giorni e garantiranno al sistema lombardo i primi 201 posti letto aggiuntivi di cure intensive, che saranno gradualmente occupati". Lo annuncia in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione della Giunta che ha varato uno specifico provvedimento in materia, proposto dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera.

15:06: A Milano 1.858 casi

Sono oltre 4.000, secondo quanto risulta all' ANSA, i nuovi positivi registrati oggi in Lombardia, a fronte di circa 36 mila tamponi eseguiti. Sono numeri record per la regione che portano il rapporto tamponi/positivi circa all'11%, rispetto al 9,3% di ieri. Dei nuovi positivi circa 300 sono ricoverati in reparti covid e un decina in più sono i pazienti in terapia intensiva. Il precedente record di casi positivi era del 21 marzo scorso con 3251 positivi ma un numero di tamponi molto più contenuto. 
I casi positivi in Lombardia sono dunque raddoppiati rispetto ad ieri quando erano 2.023. Quasi il doppio anche quelli di Milano e provincia, oggi 1858 a fronte dei 1054 di ieri. La crescita del rapporto tamponi/positivi è invece inferiore al 2% per effetto del record di esami eseguiti. 

14:52 - Focolaio al Sacco, chiuso reparto cardiologia

Il reparto di cardiologia dell'ospedale Sacco di Milano è stato chiuso e non accetta altri pazienti, dopo che sono stati trovati casi di positività al SarsCov2 in una ventina di infermieri e in alcuni pazienti ricoverati. La chiusura del reparto è stata disposta da circa una settimana e al momento non si accettano altri malati nel reparto, come conferma all'ANSA la direttrice sanitaria dell'ospedale, Lucia Castellani. "Abbiamo chiuso il reparto la settimana scorsa dopo che una ventina circa degli infermieri del reparto, tra sintomatici e asintomatici, è risultata positiva nonostante il rispetto assoluto delle misure di sicurezza e l'uso dei dispositivi di protezione", precisa. Probabilmente il contagio "è avvenuto all'esterno dell'ospedale - continua Castellani - Anche 5 pazienti sono risultati positivi, ora trasferiti al reparto di malattie infettive. Gli altri, risultati negativi al tampone, vengono comunque tenuti sotto stretta sorveglianza nel reparto di cardiologia, in cui ovviamente è stata fatta la disinfezione ambientale, per verificare che non risultino positivi al virus nel periodo finestra".

11:06 - Sala: “Coprifuoco? Milano non può pagare prezzo alto”

"Il quadro è questo, in questo momento c'è un'impennata dei ricoveri in Lombardia tranne che per tre province, Bergamo, Brescia e Cremona, perché lì c'è una sorta di immunità ma che prezzo hanno pagato per arrivarci? Milano non può pagare questo prezzo, per le sue dimensioni avrebbe un problema enorme". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della scelta presa dai sindaci lombardi insieme alla Regione Lombardia di istituire un coprifuoco dalle 23. "Questa idea di chiudere la sera non è che sia una follia che è nata in Lombardia, oggi Parigi è in lockdown dalle 21 alle 6 per un mese, io sono stato a Londra tre settimane fa e alle 22 i ristoranti chiudono, - ha aggiunto ai microfoni di Radio Deejay - Barcellona ha i centri commerciali chiusi per 10 giorni. Quindi le grandi città hanno oggi questo tipo di rischio, purtroppo è così”.

7:03 - A Milano previsto impegno straordinario delle forze dell'Ordine

Le Forze dell'Ordine cureranno i controlli serali e notturni su tutto il territorio della Città Metropolitana di Milano proseguendo anche nei servizi anti movida in città, mentre le Polizie Locali intensificheranno i controlli sugli esercizi commerciali: è quanto deciso nel Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuto in prefettura a Milano, che ha deciso "un impegno straordinario delle Forze di Polizia che garantiranno un'ampia copertura territoriale nell'arco delle ventiquattro ore". Il comitato è stato presieduto dal Prefetto di Milano Renato Saccone, alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano e della Sindaca di Settimo Milanese, Presidente della Conferenza dei sindaci ATS Città Metropolitana. "Rimane fondamentale la collaborazione dei cittadini e dei titolari degli esercizi pubblici per l'azione di contrasto alla diffusione del contagio", si legge in una nota della prefettura al termine dell'incontro, convocato per un confronto sull'attuazione delle norme disposte dagli ultimi Dpcm e della prossima ordinanza che sarà adottata dal ministro della Salute d'intesa con il Presidente della Regione Lombardia. Nel prossimo fine settimana, prosegue la nota della prefettura, sarà verificata la validità operativa del piano e si procederà ad una attenta valutazione di specifiche necessità eventualmente rappresentate dai Sindaci della Città metropolitana. Dopo l'emanazione dell'ordinanza Speranza/Fontana, il Prefetto curerà gli orientamenti applicativi agli Enti Locali e alle Forze dell'Ordine.