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Coronavirus Bergamo, riaprono i locali nella città più colpita dall’emergenza

Lombardia

Bar, ristoranti, parrucchieri e altre attività hanno alzato le serrande dopo due mesi di lockdown. Riaperto anche il cimitero monumentale. Poca gente nei mercati e nei centri commerciali

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“Adesso è davvero Fase 2”. Con queste parole, scritte commentando le foto che lo ritraggono dal barbiere, dopo più di due mesi di lockdown il sindaco Giorgio Gori ha dato idealmente il via a un nuovo inizio per la città di Bergamo, divenuta il simbolo dell’emergenza coronavirus in Italia e non solo (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Questa mattina, come previsto dall’ultimo dpcm, diversi esercizi hanno riaperto i battenti, tra cui bar e ristoranti, ma anche l’aeroporto di Orio al Serio ha visto il primo volo - proveniente da Sofia con 109 passeggeri a bordo - atterrare alle 6:51 dopo settimane di chiusura. All’alba, ha riaperto i cancelli anche il cimitero monumentale, da dove per giorni sono partite colonne di camion militari che portavano fuori regione le bare che non si riuscivano più a seppellire.

Dehors senza canone

Viste le prescrizioni di sicurezza a cui bar, ristoranti e locali pubblici dovranno adeguarsi e che inevitabilmente comporteranno una riduzione della capienza e problemi di sostenibilità economica delle attività, il sindaco Gori ha firmato un'ordinanza - con validità immediata - che agevola l'ampliamento dei dehors esistenti e la creazione di nuovi di spazi di ristorazione e di somministrazione all’aperto, esentando i proprietari dal pagamento del canone per l'occupazione di suolo pubblico. “In cambio - ha detto Gori - chiederemo loro un impegno aggiuntivo per la sicurezza sanitaria dei loro clienti: per evitare assembramenti e rischi di contagio potranno offrire solo servizi al tavolo e la prenotazione”.

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Poca gente nei mercati

Nonostante le riaperture, sono stati pochi i clienti che questa mattina si sono recati nei mercati e nei centri commerciali di Bergamo e provincia. Al mercato di via Spino e Piazzale Alpini solo banchi di alimentari e ingresso consentito a un massimo di 34 persone alla volta. Soltanto qualche centinaia le persone transitate nella mattinata. Dalle 10 sono stati riaperti anche i grandi centri commerciali, ma non c'è stata grande affluenza né all'interno di Oriocenter, né alle 'Due Torri' di Stezzano, dove è stato anche organizzato un momento in memoria delle vittime dell’epidemia.

Prima messa in cimitero

Luogo simbolo dell’emergenza coronavirus, il cimitero monumentale ha accolto già alle prime luci dell’alba i cittadini più mattinieri. L'ingresso è ovviamente limitato e per entrare bisogna sottoporsi a tutti i controlli del caso. In mattinata è stata celebrata anche la prima Messa nella chiesa, con i posti limitati a 70 fedeli, più eventuali ulteriori 40 sul sagrato.

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