Brescia, sequestrati 4 milioni a un operaio con una pensione di mille euro

Lombardia
Foto di archivio (Fotogramma)

Secondo quanto ricostruito, il genero del pensionato, imprenditore, avrebbe commesso per anni reati tributari di varia natura, creato una 'cassaforte' all'estero e intestato il denaro al suocero  

La guardia di finanza di Brescia, coordinata dalla Procura, ha scoperto e recuperato 4 milioni di euro di "fondi neri" intestati a un operaio bresciano che formalmente vive di una sola pensione mensile di circa mille euro. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, il genero dell'operaio, imprenditore bresciano, aveva commesso per anni reati tributari di varia natura, a fronte dei quali era stato anche condannato per associazione a delinquere nell'ambito di una frode fiscale perpetrata nel settore del commercio dei rottami metallici. Proprio in virtù della condanna ricevuta il genero aveva creato una 'cassaforte' all'estero con conti correnti.

Il sequestro di 4 milioni

Il provento dei reati tributari era stato trasformato in denaro contante, fisicamente trasferito in Svizzera. Il denaro era stato poi intestato al suocero e poi era stata creata una fondazione fittizia con sede a Vaduz, in Liechtenstein, dalla quale poi il denaro è stato prelevato è trasferito a una polizza vita di diritto bermudiano. A settembre 2015 l'operaio aveva presentato all'Agenzia delle Entrate istanza di accesso alla voluntary disclosure, per riportare in Italia capitali all'estero. Da qui era iniziata l'indagine delle Fiamme Gialle che hanno scoperto come il profilo reddituale e patrimoniale dell'uomo e del suo nucleo familiare, fosse totalmente incompatibile con le operazioni di rimpatrio effettuate sui capitali esteri, in quanto l'ex operaio risultava percepire una pensione da 1000 euro. Al termine delle indagini, i finanzieri hanno sequestrato per equivalente per un valore di oltre 4 milioni di euro, di liquidità, strumenti finanziari, polizze e beni immobili riconducibili all'indagato.

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