Milano, commerciante ucciso: chiesto il processo per la figlia

Lombardia
Il Tribunale di Milano (Fotogramma)

Simona Pozzi, 46 anni, è accusata di omicidio volontario e tentato omicidio. Secondo la Procura, la donna sarebbe la mandante dell'assassinio del padre Maurizio Pozzi, 69 anni 

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Simona Pozzi, accusata di omicidio volontario e tentato omicidio. Secondo le accuse la 46enne sarebbe la mandante dell'omicidio del padre, commerciante di scarpe, Maurizio Pozzi, 69 anni, ucciso nel suo appartamento di via Carli a Milano, il 5 febbraio 2016.

Le accuse alla donna

La donna è accusata anche di avere provato, tre anni prima, ad assassinare il genitore, che fu preso a bastonate nel posteggio della sua casa a Piazzatorre, in provincia di Bergamo, nel settembre del 2013. Per questo episodio è già a processo a Bergamo, per tentato omicidio, Pasquale Tallarico, pregiudicato milanese che si era autoaccusato ed aveva indicato Pozzi come mandante.

La vicenda giudiziaria

L'indagine milanese è coordinata dai Pm Antonia Pavan e Alberto Nobili. Lo scorso aprile, il Riesame di Milano ha negato l'arresto della donna, chiesto dalla Procura, dopo che già prima il Gip aveva negato la custodia in carcere per la donna e la Cassazione aveva annullato un altro provvedimento del Riesame che, invece, aveva detto sì all'arresto.

L'inchiesta

Secondo le indagini dei Pm, la donna avrebbe dilapidato in pochi anni circa 800 mila euro del patrimonio familiare. La 46enne era in possesso delle chiavi della casa in cui è stato trovato il corpo del padre, 'storico' commerciante di scarpe nel quartiere Affori, dopo la morte dell'uomo, la donna ha continuato a gestire il negozio.

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