L’uomo, un 46enne incensurato che lavorava all’Agenzia delle Dogane, faceva da corriere a un’organizzazione internazionale che gestiva il traffico di droga dalla Spagna
Mario Borghetto, 49enne dipendente incensurato dell'Agenzia delle Dogane (totalmente estranea all'inchiesta), era tra i 'corrieri' di un'organizzazione internazionale che gestiva un grosso traffico di marijuana e hashish proveniente dalla Spagna. L’uomo, che ha problemi di deambulazione, sfruttava il suo pass per disabili per muoversi meglio in auto dentro Milano ed effettuare le consegne di droga. Il 49enne è finito ai domiciliari nei mesi scorsi.
L’ordinanza di custodia cautelare
Nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Borghetto e di altri due indagati, Marin Incannova e Dragan Kurtes, questi ultimi finiti in carcere, si legge che il funzionario è accusato di avere custodito, nella propria abitazione e in un box che era nella sua disponibilità, oltre 16 kg di hashish e 4 kg di marijuana. L'uomo, come scrive il gip, era "ben inserito nel sodalizio criminale, movimentando grandi quantità di droga".
I sequestri della Finanza
L’organizzazione internazionale, composta di italiani e sloveni, è stata smantellata grazie a due indagini del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal pm Angelo Renna, hanno portato all’arresto di 13 persone. I militari hanno sequestrato oltre 300 kg di marijuana, 71 kg di hashish, 70 grammi di cocaina e di una pistola con matricola abrasa trovata nel box di Eduart Mecan, uno degli arrestati, colpito anche da una misura di prevenzione richiesta dalla Dda guidata da Alessandra Dolci ed emessa dalla Sezione presieduta da Fabio Roia, che ha portato a un sequestro a suo carico di circa 100 mila euro.