Covid, viaggiare negli Usa: tutto quello che c'è da sapere, dal tampone al Green pass

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Beatrice Barbato

Dopo due anni di pandemia, tra le mete più ambite dai turisti che desiderano spostarsi oltreoceano vi sono senza dubbio gli Stati Uniti: New York, Washington, Miami, Los Angeles sono solo alcune delle meravigliose città da visitare. Ma quali sono le norme anti-Covid in vigore e quali certificazioni è necessario avere?  A queste e ad altre domande sul tema cerchiamo di rispondere nella rubrica Viaggi Sicuri.

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Chi sono i “fully vaccinated” e quali vaccini sono ammessi

Dall’8 novembre 2021 possono accedere sul territorio americano, senza limitazione alcuna, tutti coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazione, provenienti dall'area Schengen (e dunque l'Italia), dal Regno Unito, dall’Irlanda, e poi ancora da Cina, India e Brasile.

È considerato “fully vaccinated”: 

  • chi ha ricevuto uno dei vaccini approvati dalla FDA (e dunque Moderna, Pfizer e Johnson&Johnson);
  • chi ha ricevuto uno dei vaccini inseriti nell'Emergency Use Listing dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come ad esempio Astrazeneca;
  • chi ha ricevuto una vaccinazione eterologa (purché i vaccini rientrino nei due elenchi sopracitati).

La seconda dose o la monodose devono essere state effettuate almeno 14 giorni prima dell’arrivo negli Stati Uniti.

 

La terza dose non è ancora obbligatoria, sebbene il Center for Disease Control and Prevention sottolinei l'importanza della somministrazione di richiamo quando necessaria, per viaggiare a livello internazionale. 

 

Sono esclusi dall’obbligo di vaccinazione alcune categorie di viaggiatori (consultabili qui) e i minori di 18 anni. Per il primo elenco e per i viaggiatori di età compresa tra i 2 e i 17 anni, è comunque obbligatorio effettuare un tampone un giorno prima della partenza. 

Quali documenti portare con sé

Al momento dell’imbarco in Italia, bisogna presentare alla compagnia aerea:

  • il proprio passaporto, con validità non inferiore a sei mesi
  • il certificato di vaccinazione
  • ESTA (Electronic System for Travel Authorization) o visto
  • l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico (effettuato non oltre le 24 ore precedenti la partenza)
  • il Combined Passenger Disclosure and Attestation per gli Stati Uniti

Per il rientro in Italia, invece, è necessario compilare il Passenger Locator Form e mostrare la certificazione che attesti uno dei seguenti casi:

  • vaccinazione completa, effettuata da meno di 9 mesi
  • vaccinazione completa e dose di richiamo
  • guarigione da meno di sei mesi
  • risultato negativo di un test antigenico o molecolare

Prima di partire

Prima di partire, è sempre consigliabile consultare la pagina del sito della Farnesina, Viaggiare sicuri, costantemente aggiornata con le misure in vigore negli Stati Uniti. I singoli stati, però, potrebbero adottare ulteriori misure di contenimento a livello locale. Per questo motivo è opportuno verificare eventuali disposizioni sui siti delle diverse autorità locali, nonché su quello della compagnia aerea con la quale si viaggia.

 

Si consiglia, inoltre, di dotarsi di una assicurazione sanitaria che copra i rischi connessi al Covid-19 e che includa, ad esempio, la copertura delle spese in caso di positività (come la permanenza in albergo) o il rimborso, qualora il Paese che si desidera visitare – in questo caso gli Stati Uniti – ponga limitazioni quali la quarantena all’ingresso. 

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